A Bruxelles una delle Juve più forti di sempre
Vinse la squadra di Johan Cruyff per 1-0 con un gol di Rep a inizio gara, che la Juventus di Anastasi e Altafini non riuscì a rimontare. La storia delle finali di CoppaCampioni (o Champions League che dir si voglia) è già maledetta per la Juventus. Agnelli ricorda con dolore quella del 1973, ma anche quella del 1983 non scherza. Era arrivato sicuro di festeggiare, forse troppo sicuro, al punto di aver prenotato un piccolo isolotto davanti ad Atene, dove si svolgeva la partita contro l'Amburgo, per celebrare la squadra con champagne e tranquillità.
Ritorna a Torino sul suo aereo a fine partita, dopo aver visto il popolo juventino sfilare fuori dalla stadio così mestamente da strappargli una promessa: "Dovete gioire, dovete farlo al più presto". Ma la finale di Bruxelles, conquistata da una delle Juventus più forti di sempre, costruita dall'Avvocato e da Boniperti con il preciso intento di conquistare la Coppa, non è una finale di gioia. Nonostante la Coppa vinta, l'Avvocato è sconvolto dalla tragedia del prepartita, non resta neanche per vedere il match, vola subito a Torino e si indispettisce del fatto che la Juventus abbia giocato (non sapeva ancora della richiesta, sostanzialmente obbligatoria, delle forze dell'ordine belga).