L'inizio dell'età dell'oro
La svolta avvenne nel 2005. Rafa e Roger per la prima volta di fronte al Roland Garros, in una semifinale che terminò a lume di candela. Era l’avvio di una nuova fase. Il capitolo iniziale di una storia inedita, tutta da scrivere. Valeva la pena chiedersi quanto sarebbe potuta durare. Oggi lo sappiamo, Federer è giunto a 20 titoli dello Slam, ed è un record enorme; Nadal ha conquistato 14 Roland Garros e con essi 22 Slam in tutto. Un’egemonia sulla terra battuta fuori da qualsiasi logica terrena. Pura fantascienza. Mai il tennis aveva calato sul campo due tennisti così totalizzanti. E così mirabilmente antitetici. Federer, 24 anni da compiere, aveva finalmente un avversario; Nadal, 19 compiuti proprio quel giorno, aveva già allora un obiettivo definito: contrastare il Più Forte. Lo svizzero avrebbe dato al tennis le giocate cristalline, i colpi impossibili, lo avrebbe elevato verso vette incontaminate accostandolo all’arte, capace di trasmettere emozioni tramite la creatività e la sua espressione estetica. Con Rafa, invece, a vincere erano l’energia, la passione, la frenesia, il furore agonistico. La gioia di essere positivi.
Alla scoperta di Nadal
Vinse Nadal. E vinse anche il primo titolo a Parigi… Il mondo andò allora alla scoperta del ragazzo di Manacor, e tutto era già pronto per soddisfare i palati più esigenti. Via le maniche, fuori i bicipiti, ecco Mowgli, il ragazzo della jungla. Era un investimento deciso da tempo. Milioni di dollari in cambio di un tipo che facesse moda. Insolito. Selvaggio. Vincente. Ma con un cuore grande così. Gli uomini del business cercavano un nuovo Agassi, ne scovarono uno ancora più simpatico e vicino alla gente: carismatico ma border line, ragazzo di strada e bravo figlio, sguardo da gladiatore, fisico da surfista, un chico capace di conquistare tutta l’America, Nord e Sud. Impatto mediatico garantito. Colori elettrici, pantaloni tagliati a metà polpaccio, muscoli esposti. Un tennista da discoteca al mare. E vittorie da capogiro: 92 tornei, 14 Roland Garros, 2 Australian Open, 2 Wimbledon, 4 US Open, 36 Masters 1000, 2 ori olimpici (singolare 2008, doppio 2016), 209 settimane in testa alla classifica, e 5 Davis.