2024 trionfante per Sinner
Ma il suo inizio di 2024 è un tornado che si abbatte sul circuito. Un Australian Open da protagonista assoluto, sconfiggendo di nuovo Djokovic e di fatto facendo capire alla leggenda che il tempo sta scorrendo più veloce di quanto avesse previsto a Belgrado. La finale contro Medvedev il primo di quattro capitoli da imprimere nella memoria. Questo in rimonta, poi in semifinale a Miami da dittatore in campo. E dopo la sconfitta a Wimbledon causata da mille motivi, ecco la rivincita più gustosa, ancora sul cemento, a New York . Ma è bene riavvolgere il nastro al rientro in Italia dal trionfo che ha riportato uno Slam nel nostro Paese quasi 47 anni dopo Adriano Panatta. Una conferenza stampa affollatissima a Roma in cui Jannik mostra la sua qualità umana ricordando ancora una volta l’importanza della sua famiglia nella crescita e nell’acquisizione di valori che spesso oggi sembrano passare in secondo piano. E la considerazione sull’uso dei social “dove non c’è la verità”. Poi il ricevimento al Quirinale dal presidente della Repubblica Mattarella per il trionfo in Davis. E di nuovo in campo a vincere con la naturalezza di chi non ha staccato la spina dal tennis. A Rotterdam. E poi la campagna Usa: semifinale a Indian Wells, un’altra Coppa a Miami.