Tempi della procura sportiva
E la Procura sportiva che tempi ha? Su precisa domanda del senatore Lotito, Chiné ha risposto che fino alla conclusione delle indagini diverse Procure non consegnano le carte. Il fatto che sul Napoli attendiamo notizie da 6 mesi e sulla Roma da 3 non ha però indotto i nostri media a formulare qualche domanda, a porsi un qualunque interrogativo. Quella foga giustizialista riscontrata nel raccontare il caso Juve è svanita di colpo: nessuno pare più interessato e finalmente la certezza del diritto per la giustizia sportiva ha ritrovato la sua superiorità rispetto alla tempestività, vitale due anni fa ma oggi apparentemente superata.
Si potrebbe andare avanti a lungo, per raccontare la triste storia di una giustizia che si attiva solo dietro impulso delle Procure della Repubblica ma rivendica fiera la propria autonomia non permettendo ad alcun giudice ordinario di pronunciarsi sulle sue decisioni, anche quando si rovinano le carriere e quindi le vite delle persone. La questione non interessa i nostri media, il tema non intriga l’opinione pubblica e tutto continuerebbe così all’infinito, fino al prossimo caso sulla Juve, i soliti titoloni, l’indignazione e così via. Per tutti andrebbe bene così. Non per il Tar che, sollecitato da Agnelli e Arrivabene, ha deciso di porre queste e altre questioni - tra cui la vaghezza del concetto di “slealtà sportiva” - fuori dall’Italia. Non sappiamo se le risposte arriveranno con la tempestività che tanto piaceva ai nostri giudici sportivi, ma la certezza del diritto, in Europa, otterrà una considerazione maggiore rispetto a qui. E “fino al confine”, stavolta, non potranno certo dirlo a noi.