Nessuno si fa domande
Quel che è forse meno noto è il resto: l’origine, le anomalie, lo stato delle altre vicende analoghe. I soggetti di nostro interesse sono necessariamente quattro: la Covisoc; la Consob; la Procura sportiva e quelle della Repubblica presso i vari tribunali, con la prima ormai dipendente dalle attività e dagli umori delle seconde, con la sostanziale rinuncia alla propria caratteristica autonomia. La Covisoc, nel 2021, invia alla Procura federale un elenco di operazioni sospette: praticamente tutte relative alla Juventus oltre al famoso affare Osimhen. Totalmente dimenticata una serie di operazioni di altre squadre, quotate in borsa e non: come mai, allora, la Covisoc parte così diretta pressoché solo sulle operazioni bianconere? E perché la Consob lamenta il presunto mancato rispetto di alcuni principi contabili relativi alle operazioni della Juventus e non a quelle delle altre quotate in Borsa, come le due romane? Non basta: come mai un manager intervistato da “Report” a ridosso della prima sentenza di condanna della Juve afferma espressamente che «il primo fascicolo era sulla Roma, però quello sulla Roma è finito in un... nulla di fatto e poi è venuto fuori quello sulla Juve»? Nessuno si fa domande, non si sa di che fascicolo si trattasse e che fine abbia fatto. Di certo si sa solo che pochi giorni dopo il procuratore Chiné avrebbe chiesto, in virtù di una bizzarra interpretazione del principio di afflittività della pena, una penalizzazione tale da far slittare la Juve dietro la Roma in classifica.