L'amicizia con McKennie
Weah ha parlato anche del suo rapporto di amicizia con McKennie: “Onestamente, Wes è uno dei motivi principali per cui sono venuto qui. Sapevo che era qui e sapevo che avrei avuto uno dei miei migliori amici in squadra. E fuori dal campo, sono sempre a casa sua. Ci rilassiamo sempre, quindi abbiamo già questo tipo di rapporto, e poi portarlo in campo è stato fantastico, ovviamente in una posizione diversa perché quando gioco con lui in nazionale sono più in alto, quindi abbiamo un legame diverso, ma giocando più in basso e più vicino a lui. Voglio dire, se si guarda a molte delle mie partite, la maggior parte delle mie migliori partite sono quando io e Wes giochiamo uno accanto all'altro”.
“Penso sia bravo in tutto. Fisicamente è un carro armato, corre 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Salta in maniera incredibile, ha segnato così tanti gol sui calci piazzati. È uno di quei giocatori box to box che sono semplicemente micidiali e averlo in squadra è molto importante. La nostra connessione è super solida. Quando sono arrivato alla Juve non parlavo italiano, quindi averlo è stata una benedizione. Spero di poter vincere con lui altri trofei”.
L'infortunio col Como e la battuta sull'Inter
“Stavo parlando con l'allenatore e lui mi ha detto: 'Due minuti! Mancano due minuti, o un minuto più o meno”. E mi ha detto: 'Riesci a resistere? E io ho risposto: 'Sì, sì, tieni duro'”. Infine su Marcus Thuram ha aggiunto: “Ha avuto un inizio di stagione straordinario. Marcus sta facendo bene e sono orgoglioso di lui. Ovviamente gioca per l'Inter. Ma a noi non piace l'Inter! Ma Marcus ci piace” ha detto ridendo.