Boniperti: "Questo mi farà spendere una fortuna"
Lo stesso Boniperti, ammetterà in seguito, di essersi tenuto basso sull’ingaggio proprio perché molto convinto delle capacità di Trapattoni: "Questo è uno che mi farà spendere una fortuna in premi partita", profetizza nella sua testa quando scrive la cifra sul modulo federale. A quel punto Boniperti ha due problemi. Dire a Carlo Parola che non farà più l’allenatore della Juventus e convincere Romolo Bizzotto a fare il secondo di Trapattoni. E inizia proprio da lui, uno degli uomini più fedeli che la Juventus abbia mai avuto. La conversazione dura meno di due minuti. Boniperti è asciutto, Bizzotto di più. "Te la senti di collaborare con Trapattoni?". Il tecnico ci pensa una manciata di secondi e poi risponde con l’ennesimo obbedisco pronunciato per il club. Quando incontra un cronista, all’uscita, dice solo: "Speravo in qualcosa di più".
Ma diventerà uno dei più preziosi collaboratori di Trapattoni, senza mai tradire la sua fiducia. Per giustificare l’esonero di Parola, che Boniperti non vuole sia un esonero, la Juventus si inventa un comunicato dall’involontario umorismo. Siccome Locatelli lascia, per raggiunti limiti di età il posto di responsabile del settore giovanile, il suo posto viene preso da Vycpalek che, quindi, lascia scoperto il ruolo di direttore dei servizi tecnici, dove va a finire Parola che, a sua volta, lascia scoperto il ruolo di allenatore della prima squadra e... tac! Arriva magicamente Trapattoni. I giornali ci scherzano e prendono in giro Boniperti, ma la logica e la procedura è figlia di una routine industriale spesso utilizzata in Fiat e che Boniperti ha appreso dalle parti di Corso Marconi. Trapattoni, quindi, sbarca sul pianeta Juve il 25 maggio del 1976.