Le Primavera parcheggio e le Next Gen osteggiate
E poi c’è il problema dei giovani. Un mistero, più che un problema visto che arrivano al top sino all’Under 19 e poi spariscono (non tutti ma moltissimi) dai radar. Maurizio Viscidi, che sta svolgendo uno strepitoso lavoro come coordinatore delle giovanili azzurre, lamenta il fatto che i ragazzi vengano troppo irregimentati dagli schemi e che non si lasci spazio al talento. Il vero guaio, però, è che non li si fa giocare subito con i grandi e così si cercano soluzioni come ha fatto la Lega di Serie A con la Primavera: dal 2023/2024, a salire nelle annate successive, sarà necessario avere in distinta, dunque tra campo e panchina, almeno 5 giocatori local e 5 giocatori con requisiti per essere convocati nell’Italia, che sia la Nazionale maggiore o le giovanili.
Ma la Primavera è un “parcheggio” e, per di più, confligge con il progetto Under 23 a macchia di Leopardo. Insomma: con le pagine sempre più sgualcite, l’Italia del pallone resiste: ha ottimi professori che insegnano calcio (ben 5 allenatori italiani in questo Europeo), ma una strada coerente per uscire dall’incertezza del bosco la sta ancora cercando.