Binaghi: “Non c’è solo Sinner”
Basta Sinner per creare la tennismania? Una domanda alla quale ha risposto il presidente della Federazione Tennis e Padel, Angelo Binaghi, a margine del convegno "Il mondo del tennis tra sport e diritto", organizzato dall'Università di Bologna in contemporanea con i primi match di Coppa Davis nel capoluogo dell'Emilia Romagna. "In realtà non c’è solo Sinner, abbiamo sette giocatori nei primi cinquanta del mondo: una cosa che nessuno ha. Abbiamo un buon settore femminile con la Paolini che ha fatto la finale al Roland Garros e a Wimbledon e dove bisogna difendere la finale della King Cup. C’è un'esplosione di talenti che si va a innestare nel rilancio del tennis italiano, che a sua volta si è basato su un piano di risanamento, che è partito nei primi anni 2000", ha detto Binaghi. "Qualsiasi valore si analizzi, risulta una crescita continua, costante e sana. In questi vent'anni - ha proseguito - il tennis è lo sport che è cresciuto di più, superato solo dal padel, che è comunque al nostro fianco e quindi facciamo una sorta di gara interna”.
"È un momento di grande felicità, di grande abbondanza e positività e ci sono tutte le premesse perché questo possa durare anni e anni, visto che i nostri giocatori rispetto agli altri sono mediamente molto più giovani. Dunque, non importa che ci siano nuovi giocatori, basta che gli stessi continuino a fare ciò che ci hanno proposto in questa stagione, anzi basta la metà. Abbiamo giocato otto finale di tornei dello Slam e ne abbiamo vinte tre, ci basterebbe giocarne quattro e vincerne una", ha aggiunto il numero uno della Federazione.La scelta di Bologna è stata condivisa a suo tempo con il presidente Bonaccini e con il Governo. Bologna ha una grande storia nella nostra Federazione. L'Emilia è una regione centrale, nella quale si giocano tanti tornei e campionati, con circoli di grande tradizione e ottimi dirigenti", ha concluso Binaghi.