Berrettini e il match a Wimbledon con Jannik
Il match con Sinner e Wimbledon è stato l'emblema del Berrettini ritrovato: “È stato speciale per un milione di motivi. Mi ha dimostrato che il mio livello appartiene all’élite di questo sport, poi il risultato ha parlato chiaro. Però, mi sono sentito di nuovo a quel livello lì, che è una cosa che durante i mesi difficili mi sono un po’ chiesto. Non a caso, dopo quella partita sono riuscito a vincere due tornei, che mi hanno dato grandissima spinta. Il fatto di vedere Jannik così in alto sorprende, ma meno perché, quando giochi con un giocatore forte, con quelle caratteristiche, sai che arriverà in alto, la sua strada è sempre stata chiara, anche quando si diceva che non sarebbe stato così, io ero sicuro che sarebbe diventato il più forte di tutti“.
Berrettini: "Italia favorita? La Davis è lunga"
Sull'Italia favorita in Coppa Davis conclude: "Sentirsi favoriti non lo so, è complesso. È una competizione molto lunga possono succedere un sacco di cose e possono cambiare tanti giocatori. Jannik e Lorenzo stanno avendo due stagioni molto speciali, Jannik su tutti. È difficile adesso dirlo, siamo una delle squadre favorite, soprattutto con questo formato. Non dimentichiamoci che l’anno scorso siamo partiti 3-0 sotto col Canada, poi siamo arrivati alla vittoria. Bisogna partite con calma, col gruppo e con la forza del nostro tennis possiamo arrivare in fondo”.