“Sinner? Sento che potrò vincere gli US Open”: chi è Fritz, l’erede milionario

L’americano è nato col campo da tennis in casa. Ha fatto tutto in fretta (papà a 19 anni e divorzio a 20), è maturato e in semifinale ha battuto Tiafoe
“Sinner? Sento che potrò vincere gli US Open”: chi è Fritz, l’erede milionario

Chissà se anche Taylor va da Macy’s, quando è a New York, come migliaia di turisti ogni giorno. Chissà se si fa annunciare, se lo conoscono, e lo accolgono con la guida rossa. Macy’s, sulla West 34th Street, nel Garment District, il quartiere della moda, è “The World’s Largest Store”, il più grande magazzino del mondo. Lo dicono loro, e c’è da credergli. Dieci piani di cose da comprare, dentro un palazzo tra i più belli di New York, con una stella che fa da logo a un’azienda ormai antica, nata più di 150 anni fa. Fu Rowland Hussey Macy a fondarla, e la stella era il suo portafortuna. Quando la sua nave affondò, Macy si salvò su un’imbarcazione di salvataggio, seguendo la direzione indicata da quell’unica luce che scorgeva nel cielo. Nel corso del secolo scorso Macy’s fu acquistato da una società californiana, la May Department Stores Co. che moltiplicò i magazzini (più di cinquanta, oggi) in tutti gli Stati Uniti. Al comando di quell’azienda, c’era David May, padre di Kathy, fra le prime dieci tenniste americane negli anni Settanta. La mamma di Taylor Fritz.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia

Taylor nasce a Rancho Santa Fe, a un passo da San Diego, una riserva per soli ricchi con conti in banca da autentici billionaires. Il tennis ce l’ha in casa, anzi, in vil- la... Villa May, a Beverly Hills, è a un passo da villa Douglas. Kathy vive lì da sempre. Tennista ed ereditiera, sfida il dirimpettaio Kirk (scomparso nel 2020, a 103 anni), a chi organizza le feste più belle. Vince Kathy, che in quelle serate riunisce intorno a sé gli amici attori di Kirk (che fu Spartacus, Ulisse, Capitan Nemo...), ben felici di accorrere alle chiamate di David May che a tempo perso è anche uno dei produttori cinematografici più importanti di Hollywood, e li mischia alle star del tennis. Billie Jean King e Rosemary Casals, le amiche del cuore, si allenano con lei sul campo della villa, Pancho Segura e Tony Trabert fanno da maestri.
In attesa che l’eredità May passi nelle sue mani, Taylor fonda un’azienda di e-commerce e si dà al tennis per tenersi impegnato. Con mamma Kathy, numero 10 il 3 luglio 1977, condivide oggi non solo un posto in Top Ten (è stato numero 5 nel febbraio 2023, si è presentato a Flushing Meadows da numero 12, sarà sesto o setti- mo al termine della finale), ma anche quel modo di prendere decisioni che solo chi è abituato a gestire grandi aziende può condividere. Il primo marito di Kathy May (Taylor è figlio del terzo) fu Brian Teacher, tennista professionista. Lui era in Australia quando lei gli telefonò affettuosa per parlargli di una grande casa che le era piaciuta tanto, la villa poi acquistata dal padre. Il giorno dopo Teacher ricevette altre due telefonate. La prima era di papà May, che gli diceva di non tele- fonare più alla figlia. La seconda della stessa Kathy, per chiedergli il divorzio. Teacher aveva già fatto il biglietto di ritorno dopo la prima telefonata. Decise di restare in Australia dopo la seconda e vinse gli Australian Open.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Verso la finale

Taylor in tanti aspetti ricorda la mamma, che oggi sarà nel suo box. A 18 anni sposa Raquel. A 19 è papà di Jordan. A 20 è un uomo divorziato. Ora, che di anni ne ha 26, sta con l’influencer Morgan Riddle, ed è il numero uno del tennis americano. Lo è da qualche tempo, in realtà. Ma con una finale dello Slam alle spalle è tutta un’altra storia. «Un sogno che si avvera», dice, «ora ho di fronte a me un match terribile, contro il numero uno, ma darò tutto me stesso e anche molto di più. Lo so, lo sento... Tiafoe è stato come sempre un grande avversario, nei primi tre set colpiva benissimo la palla, e io mi sentivo stringere alla gola. Russell, il mio coach, mi diceva di continuare a fare ciò che stavo facendo, che andava bene an- che se ero sotto. Mi sono stretto a questa possibilità, e le cose poco a poco sono migliorate, fino a mettersi nel giusto verso. Ma è stata una battaglia. Ora ce ne sarà un’altra. Nei precedenti con Sinner abbiamo una vittoria a testa. Significa che ho chances anch’io». I precedenti sono entrambi a Indian Wells, per Taylor nel 2021 e per Jannik nel 2023. «Contro Sinner ho la sensazione che giocherò molto bene e potrò vincere. Quando gioco un buon tennis, penso che il mio livello possa essere abbastanza buono». Il ragazzo d’oro, lo chiamano da sempre. Destinato ad avvicinare l’America all’Europa. Forse a superarla. Il primo obiettivo è raggiunto, l’avvicinamento c’è stato. Superarla è più complicato. C’è Sinner a guardia del primato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chissà se anche Taylor va da Macy’s, quando è a New York, come migliaia di turisti ogni giorno. Chissà se si fa annunciare, se lo conoscono, e lo accolgono con la guida rossa. Macy’s, sulla West 34th Street, nel Garment District, il quartiere della moda, è “The World’s Largest Store”, il più grande magazzino del mondo. Lo dicono loro, e c’è da credergli. Dieci piani di cose da comprare, dentro un palazzo tra i più belli di New York, con una stella che fa da logo a un’azienda ormai antica, nata più di 150 anni fa. Fu Rowland Hussey Macy a fondarla, e la stella era il suo portafortuna. Quando la sua nave affondò, Macy si salvò su un’imbarcazione di salvataggio, seguendo la direzione indicata da quell’unica luce che scorgeva nel cielo. Nel corso del secolo scorso Macy’s fu acquistato da una società californiana, la May Department Stores Co. che moltiplicò i magazzini (più di cinquanta, oggi) in tutti gli Stati Uniti. Al comando di quell’azienda, c’era David May, padre di Kathy, fra le prime dieci tenniste americane negli anni Settanta. La mamma di Taylor Fritz.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
“Sinner? Sento che potrò vincere gli US Open”: chi è Fritz, l’erede milionario
2
La storia
3
Verso la finale