Il mantra di Conte
A quel punto l’“Amma faticá” reso celebre quest’estate come slogan del pre-campionato diventa sopportabile? «I primi allenamenti con Conte sono durissimi e pesantissimi. Il lavoro atletico però poi dà i suoi frutti durante la stagione, quando i sacrifici estivi vengono ripagati da una grande brillantezza. Ci diceva sempre: ‘più facciamo fatica, più andremo forte’ e così è stato nel girone di ritorno, quando abbiamo fatto il vuoto e conquistato la promozione».
La sua numero 11 l’ha ereditata Lukaku, che è partito subito forte con 3 gol e 4 assist in 5 presenze. «Ed è ancora al 50% della condizione. Finora nelle gare ha lavorato d’esperienza, facendo a sportellate coi difensori avversari e andando incontro alla palla per favorire l’inserimento di esterni e centrocampisti. Il vero Lukaku non si è ancora visto. Quando starà al top della condizione torneremo ad ammirare il belga che parte in progressione e va in porta come ai tempi dell’Inter. Resta comunque il miglior attaccante della Serie A. Sia che giochi bene sia che giochi male, Lukaku 20 gol all’anno te li fa sempre. In più riesce ad essere un leader per i compagni».
C’è un giovane attaccante in cui si rivede e uno che vedrebbe bene a Napoli come vice Lukaku? «Mi piace molto Castro: mi sembra un piccolo Tevez. So che il Napoli sta lavorando per l’estate su Bonny del Parma: sarebbe un ottimo innesto».