Koopmeiners leader
Eh sì: questa sera, di fronte ai 47 mila della Red Bull Arena (lo stadio di Lispia che pur rimodernato mostra ancora assai evidenti le impronte architettoniche delle passate influenze sovietiche) serviranno le migliori qualità dei bianconeri e, soprattutto, serviranno leader in campo. Una caratteristica, la leadership, che Koop ha già mostrato di possedere in abbondanza e di saper “imporre” con autorevolezza ai compagni già dopo poche settimane di permanenza in bianconero. In campo si fa sentire nel dare indicazioni e se questa caratteristica era già evidente dalle immagini ravvicinate della gare, a Marassi è emerso anche verbalmente in conseguenza del deserto desolante dentro al quale si è giocato: quegli spalti vuoti rimandavano urla, invocazioni, suggerimenti, incitamenti. Soprattutto i suoi: «La mia voce si è sentita tanto? Sì, perché io penso che comunicare in campo sia importante. Quando non aiuti i compagni diventa molto difficile giocare. A Genova forse si è sentito perché non c'era il pubblico: mi dispiace non ci fosse, perché il calcio è più bello con la gente».