Cosa mi auguro per la Juve
L’idea di partenza del gioco di Motta in teoria prevede il 4-2-3-1 oppure il 4-1-4-1. Al di là dei moduli lei che undici farebbe scendere in campo contro il Psv?
«Non entro nel merito perché io non li vedo i giocatori tutti i giorni, non conosco il loro stato di forma. Visti i cambi che ha fatto, radicali, a Empoli, durante la gara, credo che Motta stia aspettando la condizione fisica ottimale dei migliori».
E arriviamo nel cuore della Champions. Cosa cambia in queste partite dal punto di vista anche emozionale oltre che tecnico?
«Certo, già la musichetta ti fa capire che è un altro mondo. Mi auguro che la Juve torni a riprendere un discorso interrotto e lo faccia nel migliore dei modi, non solo partecipando ma facendolo al meglio, vincendo il maggior numero di partite possibili, arrivando almeno tra le prime otto».
Cosa sa degli olandesi che, da campioni in carica, guidano il loro campionato con 5 vittorie su 5: 20 gol fatti e appena 3 subiti?
«Pressano molto alto, la Juve dovrà evitare questo pressing, mantenendo il possesso palla e cercando di inserire i centrocampisti che hanno qualità. Guai se la squadra di Thiago perdesse palla nella propria metà campo perché gli olandesi hanno qualità».