Dalla crescita di Bremer e Gatti agli anni con Conte fino a un possibile futuro da dirigente alla Vecchia Signora: è un Giorgio Chiellini senza veli quello che si racconta al programma di Radio Bianconera "La Juve in gol". L'ex capitano ha lasciato Torino la scorsa estate per volare a Los Angeles dopo 17 anni di trionfi, cadute e momenti indimenticabili. 561 presenze, 36 gol e 20 trofei in bacheca, solo per elencare alcuni numeri della sua incredibile avventura sotto la Mole.
Come va quest'anno?
"Bene, anche se abbiamo perso due finali. A fine mese iniziamo i playoff, siamo secondi a ovest e giocheremo l'ultima partita. Sono abbastanza fiducioso di poter far bene anche quest'anno. Abbiamo perso tanti punti giocando la Concacav Champions League fino a giugno, la rosa qui è molto ridotta a causa del salary cup. Abbiamo giocato e viaggiato tantissimo, la trasferta più vicina è come andare in Russia. Anche qui, come in Italia, ci si lamenta per gli impegni ravvicinati".
È meglio marcare Messi in America o in Champions League con il Barcellona?
"In America, decisamente. La squadra intorno è un po' meno forte e hai qualche speranza in più. È vero che le ha vinte tutte, ma lui è straordinario".
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