Vlahovic il perfezionista
Il “nuovo” Vlahovic, insomma, non è soltanto il talento che si sta ritrovando dopo aver stretto un’amicizia un po’ troppo stretta con l’infermeria. Il “nuovo” Vlahovic è un attaccante più completo, dunque più consapevole e più predisposto a colpire. E il merito, innanzitutto, è suo. Tra pregi e difetti caratteriali finora emersi, infatti, nel primo elenco spicca per certo un esasperato perfezionismo, tratto che lo porta a essere sempre l’ultimo ad abbandonare il campo a fine allenamento. E a non lasciare nulla al caso nemmeno in estate, nella cosiddetta off season, quando in Serbia si affida alle cure del preparatore personale Uros Domazet.
Proprio nelle strutture di Belgrado, a luglio, Vlahovic ha svolto specifiche sedute per trasformare in virtù i propri punti deboli, lavorando per sistemare gli acciacchi fisici prima di presentarsi al raduno bianconero e per migliorare i fondamentali meno nobili.
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