Spalletti: Fagioli vede dove altri non arrivano. Gatti non convocato perché...

Il ct azzurro prepara l'Italia contro il Belgio: "Ricci, dinamismo e presenza senza palla. Chiesa può fare la seconda punta"

"All'inizio c'era da cambiare qualcosa, adesso la parola d'ordine è dare continuità. I nostri campioni hanno capito che far bene in queste giornate azzurre fa bene anche per il loro futuro nella loro squadra". Lo ha detto il ct della Nazionale di calcio, Luciano Spalletti, oggi a Firenze, al centro tecnico federale di Coverciano, dove gli azzurri hanno iniziato il raduno in vista dei prossimi due impegni di Nations League, giovedì 10 ottobre a Roma contro il Belgio e lunedì 14 ottobre a Udine contro Israele. Parlando degli infortuni che colpiscono i giocatori in questa prima parte di stagione, e che hanno coinvolto anche alcuni azzurri, tra cui Moise Kean, che oggi ha lasciato il ritiro, il ct ha aggiunto: "Molti infortuni dipendono dalla testa dei calciatori, dalla pressione, non dalla fatica muscolare. Mi fa piacere di avere visto i ragazzi entusiasti di ritrovarsi insieme, di rivedere lo spirito visto nelle partite di settembre, quindi si va a giocare con fiducia".

Le parole di Spalletti

"Daniel Maldini è un calciatore con tante qualità, ha la giocata bella e incantevole, e poi ha la fisicità per reggere il contrasto, ha corsa, sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria, e qualche volta si assenta dal gioco, ma io gli ho visto una crescita importante. Vediamo come andrà in questa settimana. Pisilli è un bel centrocampista, sa fare tutte e due le fasi. Ha frequenza ed energia, sa fare un po' tutto, e credo che meritasse di venire in gruppo, Ora voglio portare solo questi 23 calciatori, non voglio portarne due in più che fanno sentire a 5 o 6 calciatori che possono restare fuori" ha dichiarato Spalletti, parlando dei debuttanti Daniel Mladini e Niccolò Pisilli.

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Spalletti: "La Nazionale è un'emozione permanente"

"Per me non si gioca troppo, per me bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare anche chi è dietro, far crescere tutti. Però quando non si fa risultato si dice che è colpa delle scelte, delle riserve, non si favorisce questa crescita. Se si continua a fare questi ragionamenti vuol dire restare attaccati a degli alibi: si può giocare spesso e fare un calcio di alto livello, è chiaro che poi vanno valutati anche gli avversari" ha aggiunto Spalletti. Il ct azzurro ha poi spiegato: "Dobbiamo far vedere di essere squadra, che sa comportarsi come assieme, con giocatori che non fanno lo scaricabarile. Dobbiamo essere un gruppo forte. Per far bene dovremmo avere un giocatore offensivo in più. Ma abbiamo la fortuna di avere molti centrocampisti che si inseriscono e hanno confidenza con il gol. Per me la Nazionale è un'emozione permanente, ma anche per i calciatori mi sembra che sia così. Ai calciatori dobbiamo credere. Quando dicono di star male è perché stanno male. Oggi Kean aveva male alla schiena, lo abbiamo fatto venire per valutarlo".

Su Chiesa e Zaniolo

Su Chiesa e Zaccagni: "Per Chiesa e Zaccagni in questo modulo porte un po' meno aperte? Un po' sì, un po' no. Zaccagni ieri ha fatto un gol da seconda punta. Chiesa nella Juventus di Allegri ha spesso giocato in quel ruolo lì e io lo vedo in quel ruolo. C'è bisogno che capisca determinate cose, ma secondo me lo può fare. Zaniolo con Gasperini fa la seconda punta ed è dentro il campo. Basta vedere che hanno piacere a stare dentro, non hanno il timore di sentire il fiato del difensore dietro il collo. Perché quando giochi esterno è diverso, hai una prospettiva diversa e ti rendi sempre conto di ciò che sta per avvenire".

Su Gatti

Su Gatti: "Perché Gabbia e non Gatti? Matteo ha fatto vedere di saper comandare il reparto difensivo, di essere un calciatore molto attento e intenso nel suo modo di fare. Mantiene sempre la linea molto alta, parla spesso con i compagni. Abbiamo avuto questa necessità e l'ho convocato con piacere, è un ulteriore piacere avere un giocatore del Milan perché è un club che può darci molto anche se ora non ci sono molti italiani. Gatti aveva questo problema da sistemare, era nelle condizioni di dover recuperare anche se fosse venuto. Ma noi li vogliamo sani i calciatori: la Fiorentina ieri sera ci ha subito messo al corrente della reazione di Kean e quindi siamo apposto" ha spiegato Spalletti.

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Su Fagioli

Su Fagioli: "Se Fagioli e Ricci sono al top, quando uno si fa preferire all'altro? Sono entrambi giocatori molto moderni, potrebbero fare entrambi tutti e due i ruoli. Noi abbiamo due partite: io non voglio far pensare che preferisco più uno all'altro. In questo ruolo di ct la prima cosa che devo saper fare è far credere ai giocatori che gli voglio bene. Poi ne devo scegliere undici e andrò a farlo: Ricci ha un po' più di dinamismo, da raggio d'azione un po' più lungo. Fagioli un po' più bravo nello stretto, ma tutti e due sono giocatori tecnici, con cambio di gioco e visione di gioco. Forse Ricci ha un po' più d'impatto senza palla, ma Fagioli ha fatto vedere di avere queste visioni palla al piede a cui gli altri non arrivano: ha pulizia di gioco e la capacità di andare oltre. Io sono tranquillo con entrambi in quel ruolo lì. Ricci l'avevo convocato precedentemente, per Fagioli mi avevano criticato perché l'avevo portato senza mai giocare ma credo in lui. La partita di Fagioli a Lipsia è un punto di partenza? Io l'ho guardato bene e lui ha qualità indelebili. Poi nella Juventus ci sono altri giocatori che possono giocare al suo posto, ma mi sembra ora sia bello organizzato mentalmente: vuol far vedere il suo talento e noi siamo pronti a prendercelo".

Retegui, il Belgio e i 'rigorini'

Su Retegui e sul Belgio: "Sono contento quando vedo i calciatori crescere e fare bene nei loro club. Retegui ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile. Quando fanno gol i giocatori arrivano con maggiore entusiasmo. Il Belgio sarà un bell'esame, sono una squadra molto forte in tutti i reparti. Tedesco è un grande allenatore, con le sue idee e non si lascia influenzare. La sua squadra gioca un bel calcio. Avremo una bella gatta da pelare". Infine, Spalletti ha concluso: "Rigorini? Ho visto la partita fra Fiorentina e Milan vicino a Gianluca Rocchi, lui è stato impegnato tutto il tempo nel suo lavoro, che fa bene. A me riesce difficile entrare nel lavoro degli altri. Ma per me vedere dare continuità al gioco è la cosa migliore, accettare qualche contrasto. Sarei curioso di fare l'arbitro perché io lascerei giocare molto".

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"All'inizio c'era da cambiare qualcosa, adesso la parola d'ordine è dare continuità. I nostri campioni hanno capito che far bene in queste giornate azzurre fa bene anche per il loro futuro nella loro squadra". Lo ha detto il ct della Nazionale di calcio, Luciano Spalletti, oggi a Firenze, al centro tecnico federale di Coverciano, dove gli azzurri hanno iniziato il raduno in vista dei prossimi due impegni di Nations League, giovedì 10 ottobre a Roma contro il Belgio e lunedì 14 ottobre a Udine contro Israele. Parlando degli infortuni che colpiscono i giocatori in questa prima parte di stagione, e che hanno coinvolto anche alcuni azzurri, tra cui Moise Kean, che oggi ha lasciato il ritiro, il ct ha aggiunto: "Molti infortuni dipendono dalla testa dei calciatori, dalla pressione, non dalla fatica muscolare. Mi fa piacere di avere visto i ragazzi entusiasti di ritrovarsi insieme, di rivedere lo spirito visto nelle partite di settembre, quindi si va a giocare con fiducia".

Le parole di Spalletti

"Daniel Maldini è un calciatore con tante qualità, ha la giocata bella e incantevole, e poi ha la fisicità per reggere il contrasto, ha corsa, sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria, e qualche volta si assenta dal gioco, ma io gli ho visto una crescita importante. Vediamo come andrà in questa settimana. Pisilli è un bel centrocampista, sa fare tutte e due le fasi. Ha frequenza ed energia, sa fare un po' tutto, e credo che meritasse di venire in gruppo, Ora voglio portare solo questi 23 calciatori, non voglio portarne due in più che fanno sentire a 5 o 6 calciatori che possono restare fuori" ha dichiarato Spalletti, parlando dei debuttanti Daniel Mladini e Niccolò Pisilli.

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