Il figlio d'arte che gioca nel Barça
Ci sono un capitano interista, due romanisti con la torta e due difensori ‘spagnoli’. Se si dovesse raccontare la vittoria dell’Under 17 si potrebbe cominciare da personaggi così. Oppure si potrebbe cominciare dalla torta: quella di Cristian Cama, terzino dal tempismo perfetto. Se esistesse un Oscar al miglior assist man, lo vincerebbe lui. In finale ne ha piazzati due, uno per il compagno di club Coletta, uno per Camarda. Poi ha alzato il trofeo, è tornato in albergo e ha mangiato la torta: quella del compleanno perché, col tempismo perfetto che ha, è diventato campione d’Europa nel giorno del 17° compleanno. Pure Federico Coletta ha compiuto 17 anni nel bel mezzo dell’Europeo (il 29 maggio, alla vigilia dei quarti con l’Inghilterra) e si è fatto il regalo. Per lui si sprecano sempre paragoni importanti. Intanto è il ragazzo che, quando l’Under 17 ha iniziato a fare sul serio, ha tirato fuori le prestazioni. Fanno parte della pattuglia della Roma anche Di Nunzio e Nardin. Possiamo scommettere che abbiano comunque festeggiato.
Gli italiani di Spagna e Brasile
A proposito di assist man: che passaggio ha fatto Mattia Mosconi a Camarda per il 3-0? Il capitano si è preso i riflettori nella prima partita, quando il milanista era squalificato. Subito in gol, come in stagione all’esordio con la Primavera interista, dove non è facile trovare spazio da sotto età. Mosconi è un goleador di razza, ma quando è rientrato il compagno si è sacrificato tanto in copertura. Nella Nazionale di Favo ci sono anche due ragazzi di Spagna: Natali e De Sant’Ana. Andrea è figlio d’arte (ricordate Cesare Natali?) e per seguire il lavoro del papà, si è trasferito a Barcellona. Dove prima ha giocato con l’Espanyol, poi è approdato al Barcellona dell’idolo Piqué. Stesso ruolo, stesso fisico. E se Piqué in Nazionale aveva al fianco un centrale del Real (Ramos), a Natali tocca come terzino Emanuel Benjamin De Sant’Ana Balbinot. Nato a Blumenau, città in Brasile anche se non sembra: costruita a immagine della Baviera dagli immigrati tedeschi, festeggia pure l’Oktoberfest. Trasferitosi a 11 anni a Madrid con i genitori, di origini italiane, è approdato in azzurro per vincere. Ma la Nazionale di Favo è anche quella di Garofalo, centrale del Napoli, e Verde, che ha scelto di lasciare Napoli per trasferirsi alla Juve, di Nunziante, il portiere chiamato per sostituire Longoni, campano come loro, di Ballo che ha origini ivoriane, di Lontani che le ha cubane e Campaniello che ha mamma polacca. Ma anche di Orlandi e Lauricella, come Campaniello provenienti dall’ottimo vivaio dell’Empoli. Azzurrini d'Italia.