I protagonisti
Per un Alessandro Longoni che ha iniziato da protagonista e poi ha dovuto alzare bandiera bianca, c’è stato però un Emanuele Sala che è partito dalla panchina e poi si è preso il ruolo di regista davanti alla difesa che, nei primi due match, era stato (a livello di titolari) del ‘cugino’, perché in forza all’Inter, Federico Mantini. Che pure lui aveva fatto bene, va detto. Sala, però, è un po’ più offensivo e un po’ più abituato a trovare quei due là davanti, Liberali e Camarda, perché giocano insieme in Primavera: ha fatto la differenza e si è anche spesso visto in avanti con qualche inserimento per mandare in tilt le difese avversarie. Pane quotidiano del fantasista Mattia Liberali, il ragazzo che un giorno Alessandro Costacurta definì “il Foden di Lissone”. Chissà se gli inglesi lo sapevano, quando nei quarti lo hanno visto dribblare mezza difesa e infilare un gol che definire un gioiello è poco. Del resto, se porta sulle spalle la maglia numero 10 dell’Italia, un motivo ci sarà. Sala, Liberali e Camarda tre dei ragazzi che quest’anno con la Primavera rossonera si sono spinti fino alla finale di Youth League. Un gruppo speciale, dicono coloro che lavorano con loro tutti i giorni. Bravi ragazzi, con la testa sulle spalle, legatissimi tra loro e con tanta qualità. Del resto, hanno appena vinto un Europeo. Il primo, nella storia azzurra d’Italia, a livello di Under 17.