Bocciati
La lista dei bocciati, giocoforza, è lunga. C’è chi non ha lasciato il segno, s’è visto poco, non ha sfruttato l’occasione. Epperò c’è anche chi ha proprio deluso: nel senso che ci si aspettava potesse guidare il gruppo e accompagnarlo in alto e invece ha fatto danni. Jorginho e Di Lorenzo, Scamacca. Giocatori dai quali Spalletti si aspettava moltissimo e che invece hanno offerto ben poco sia in termini tecnici, sia di personalità. Di gol. E non si può dire che non abbiano avuto più di un’occasione, men che meno che Spalletti non li abbia fatti sentire sufficientemente importanti. Purtroppo, però, non ne avevano. Non erano in condizione. O chissà che altro. Fatto sta che non hanno aiutato come ci si aspettava. E a seguire Darmian, Di Lorenzo, Mancini, El Shaarawy...La loro prestazione contro la Svizzera resterà - per loro stessi medesimi, oltre che per milioni di italiani - un pessimo ricordo. E anche prima, chi ne ha avuto l’opportunità, non è che abbia dispensato mirabolanti gesta. Chissà che contributo avrebbero offerto gli azzurri rimasti spettatori (o poco più). Alessandro Buongiorno, ad esempio. Il granata rientra tuttavia nel novero dei giocatori su cui provare a costruire qualcosa in ottica futura. Lui, Fagioli, Cambiaso. Ovviamente Donnarumma, un Federico Chiesa si spera rigenerato. Più alcuni elementi che purtroppo non hanno potuto prender parte al torneo in Germania poiché infortunati o bloccati da vicissitudini legate alla giustizia spotiva: Nicolò Zaniolo e Destiny Udogie, nel primo caso, più Sandro Tonali, nel secondo. La squalifica del centrocampista del Tottenham termina il 28 agosto. Potenzialmente Tonali sarà a disposizione per rientrare in gruppo in vista dei prossimi impegni azzurri in Nations League il 6 e 9 settembre contro Francia e Israele. Un nuovo inizio. Per tutti.