Inizia un 'nuovo' Europeo
Non è piaciuta, infine l’aggressività con cui ha approcciato i giocatori sul prato di Lipsia subito dopo il fischio finale, tanto è vero che è stato l’arbitro olandese Makkelie a spingere il ct verso gli spogliatoi perché si era reso conto della sua eccessiva tensione. Intendiamoci: non c’è nessuna aria di ammutinamento, così come non ci sono né “iene” (anzi…) né “belle gioie” intorno alla Nazionale. Ci sono, piuttosto, curiosità nel verificare se vi sarà una crescita e la speranza di una sorpresa, soprattutto ora che il tabellone pare girare verso l’azzurro stabile, con la sola Inghilterra tra le big nella parte in cui sta l’Italia. Il fatto è che a Spalletti deve parere proprio una provocazione che uno con la sua filosofia calcistica debba ritenersi sollevato a vincere sempre di “corto muso”, con il portiere migliore in campo per tre gare su tre. Ma c’è la possibilità di giocare un altro Europeo con la testa più leggera, a cominciare proprio da quella di Spalletti anche se lui ricorda: «Il veleno se lo inetta da solo. Non voglio che mi si metta ancora più pressione di quella che mi mette la gente». Meglio, invece, che si abitui in fetta perché chi guida la Nazionale non ha mai avuto, non ha e non avrà mai il privilegio dell’immunità.