Chelsea, concorrenza micidiale. Grazie Maresca
Non dev’essere facile mordere il freno alla tua età, costretto in panchina causa un organico straboccante di campioni e di talenti come quello dei “Blues”.
"La concorrenza è micidiale. Siamo tantissimi. Del resto il Chelsea è uno dei club più forti e famosi del mondo disponendo di una rosa di primissimo ordine. Ciò rappresenta anche una difficoltà, si fa per dire, per il mister chiamato a gestire un “roster” extra large... ".
Il tuo rapporto con lui? Sei l’unico giocatore italiano del Chelsea.
"Quando ho visto in estate arrivare Maresca a Stamford Bridge ero emozionato. Ci conoscevamo già perché è stato il mio allenatore nei primi sei mesi della scorsa stagione al Leicester City. Non sono però l’unico ad aver già lavorato con lui: anche Dewsbury-Hall arriva dal Leicester mentre Palmer e Lavia giocavano nel City quando Maresca era collaboratore tecnico di Guardiola a Manchester. Il mister è stato molto chiaro fin dal primo giorno: tutti hanno capito le sue idee e come voleva giocare. Il fatto di essere connazionali mi agevola solo dal punto di vista della lingua, nel senso che posso capire al volo i suoi dettami tecnici. Per il resto sono uno della rosa come tutti gli altri: nessun privilegio".
Raccontaci altre cose del tecnico salernitano...
"Mi piace il modo in cui pensa e vede il calcio. Stiamo lavorando bene sotto la sua guida. Ritengo sia un grande allenatore perché è in grado di tirare fuori il meglio da tutti. È esigente, ma è come dovrebbe essere. Siamo al Chelsea, abbiamo grandi aspettative".
E le tue ambizioni, i tuoi obiettivi?
"Diventare un calciatore importante per il Chelsea. Darò sempre il massimo, il meglio di me, lavorando duro negli allenamenti per continuare a migliorare e accumulare minutaggio. Finora ho giocato titolare nell’ultima partita di Coppa di Lega e nell’ultima di Conference League, mi manca ancora il debutto nell’attuale Premier... ".