Djokovic clamoroso: "Non so se giocherò i quarti”. Sull’infortunio...

Il campione serbo ha parlato delle sue condizioni di salute dopo i problemi fisici avuti durante la sfida contro Cerundolo

Novak Djokovic, nella giornata di ieri, si è imposto al termine di un match infinito Cerundolo durato quattro ore e trentacinque minuti. Il campione serbo ha staccato il pass per i quarti di finale del Roland Garros in cinque set con il risultato finale di 6-1 5-7 3-6 7-5 6-3, in una partita all'interno della quale ha accusato diversi problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. Al termine della sfida l'attuale numero 1 al mondo ha parlato della sua prestazione contro l'argentino e non solo: "Ieri per preparare la partita ho giocato a bocce. Sì, è stata una giornata molto semplice. Ho dormito per la maggior parte del tempo, ho fatto molto lavoro di fisioterapia e anche un po’ di lavoro in acqua, alcuni esercizi in acqua che aiutano sempre a ridurre lo sforzo sulle articolazioni e sui muscoli, e ho cercato di dormire di nuovo in modo decente. Quindi, come ho detto, sono entrato in campo, mi sono riscaldato bene, il primo set è stato ottimo".

Djokovic, le parole dopo Cerundolo

Djokovic ha aggiunto: "Non ho avuto la sensazione che l’ultima partita mi abbia condizionato a tal punto da non essere in grado di correre o di sostenere il match… Ho giocato per oltre quattro ore e mezzo, più che nella partita contro Musetti. Quindi fisicamente sto bene. Per fortuna sono riuscito a recuperare velocemente. Naturalmente la partita finita molto tardi di qualche sera fa non ha aiutato il sonno, il bioritmo e il recupero, ma in realtà mi sentivo benissimo quando sono entrato in campo, al massimo delle mie possibilità date le circostanze. Non ero in grado di correre su molti dei dropshot che ha giocato Cerundolo e lui se n’è accorto, giocandone molti, la maggior parte dei quali ho guardato e basta".

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Djokovic, l'infortunio e il campo

Nole ha poi parlato più nello specifico dei suoi problemi fisici: "Nel terzo game del secondo set sono scivolato, una delle tante volte in cui sono scivolato e caduto oggi. Il ginocchio ne ha risentito. Ho iniziato a sentire dolore e ho chiesto il trattamento fisioterapico e il timeout medico per cercare di risolvere il problema. A un certo punto non sapevo se continuare o meno. Ho preso i farmaci e dopo il terzo set ne ho chiesti altri. La dose massima che è stata somministrata, come mi ha detto il medico, è diventata efficace dopo 30-45 minuti, ovvero alla fine del quarto set, quando le cose hanno cominciato a migliorare. Ho iniziato a sentire meno limitazioni nei movimenti. In pratica, l’intero quinto set è stato quasi privo di dolore. Non si può mai sapere cosa succederà domani. Nella mia carriera mi è capitato di avere strappi muscolari e altre cose e di giocarci durante il torneo. L’aspetto positivo dello Slam è che c’è un giorno di pausa che, si spera, permetterà al processo di guarigione di avvenire in modo più efficiente per me. Questo è tutto. Non so cosa succederà domani o dopodomani se sarò in grado di scendere in campo e giocare".

Djokovic, il meteo e il Roland Garros

Djokovic ha proseguito: "Le condizioni meteorologiche che abbiamo avuto quest’anno sono piuttosto insolite. Per quanto riguarda la qualità dei campi in terra battuta, il Roland Garros è di gran lunga il migliore al mondo ma a causa delle condizioni più secche, del sole e del caldo, la terra viene influenzata in modo tale da diventare molto scivolosa. Quindi l’infortunio che ho avuto oggi al ginocchio è avvenuto proprio per questo motivo. Sì, oggi sono sopravvissuto. Ho vinto la partita. Ma sarò in grado di giocare la prossima? Non lo so. Non conosco la gravità dell’infortunio. Ma questo infortunio poteva essere evitato? Forse, se ci fosse un po’ più di cura del campo durante i set. Ho chiesto di parlare con il supervisore e ho chiesto spiegazioni. So che attualmente alcuni membri del mio team stanno discutendo con i responsabili del Roland Garros, per cercare di capire".

Djokovic, cosa è successo dopo l'infortunio

Il campione serbo ha anche descritto quanto accaduto dopo l’infortunio: "Quando mi sono infortunato ho fatto un po’ di massaggi, un timeout medico, ma ho visto che le cure non erano servite a molto. In quel momento, forse, non si poteva risolvere il problema. Si poteva forse aiutare a mantenere il problema a un certo livello per permettermi di giocare, cosa che ha fatto Alejandro, il fisioterapista dell’ATP, e lo ringrazio per questo, ma ho visto che non ero in grado di dare il 100%. Non ero in grado di cambiare direzione come volevo. Il motivo per cui ho continuato è che volevo davvero vedere se gli antinfiammatori e i farmaci che assumo avrebbero fatto effetto e mi avrebbero aiutato a ridurre alcune delle limitazioni, ed è quello che è successo".

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Roland Garros, Djokovic a rischio

Dunque, nonostante la storica vittoria contro Cerundolo, l'avventura di Nole al Roland Garros potrebbe comunque concludersi a questo punto. Domani è in programma la sfida contro il norvegese Caspeer Ruud, ma non è detto che Djokovic riesca a recuperare dagli ultimi problemi. C'è attesa per l'esito della risonanza magnetica al ginocchio necessaria per valutare le condizioni fisiche del campione serbo. Nole cercherà di recuperare il più possibile, e nel suo recupero giocherà un ruolo importante il suo fisioterapista Miljan Amanovic, che farà di tutto per mettere il serbo nelle condizioni di poter sopportare un'altra potenziale maratona contro Ruud. In caso di forfait, dunque, Jannik Sinner diventerebbe numero uno al mondo.

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Novak Djokovic, nella giornata di ieri, si è imposto al termine di un match infinito Cerundolo durato quattro ore e trentacinque minuti. Il campione serbo ha staccato il pass per i quarti di finale del Roland Garros in cinque set con il risultato finale di 6-1 5-7 3-6 7-5 6-3, in una partita all'interno della quale ha accusato diversi problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento. Al termine della sfida l'attuale numero 1 al mondo ha parlato della sua prestazione contro l'argentino e non solo: "Ieri per preparare la partita ho giocato a bocce. Sì, è stata una giornata molto semplice. Ho dormito per la maggior parte del tempo, ho fatto molto lavoro di fisioterapia e anche un po’ di lavoro in acqua, alcuni esercizi in acqua che aiutano sempre a ridurre lo sforzo sulle articolazioni e sui muscoli, e ho cercato di dormire di nuovo in modo decente. Quindi, come ho detto, sono entrato in campo, mi sono riscaldato bene, il primo set è stato ottimo".

Djokovic, le parole dopo Cerundolo

Djokovic ha aggiunto: "Non ho avuto la sensazione che l’ultima partita mi abbia condizionato a tal punto da non essere in grado di correre o di sostenere il match… Ho giocato per oltre quattro ore e mezzo, più che nella partita contro Musetti. Quindi fisicamente sto bene. Per fortuna sono riuscito a recuperare velocemente. Naturalmente la partita finita molto tardi di qualche sera fa non ha aiutato il sonno, il bioritmo e il recupero, ma in realtà mi sentivo benissimo quando sono entrato in campo, al massimo delle mie possibilità date le circostanze. Non ero in grado di correre su molti dei dropshot che ha giocato Cerundolo e lui se n’è accorto, giocandone molti, la maggior parte dei quali ho guardato e basta".

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