Pagina 2 | Sinner, schiaffo morale a Kyrgios in conferenza! Ora forse la smetterà…

MELBOURNE (Australia) - Manca sempre meno all'inizio degli Australian Open dove tutti i riflettori sono puntati su Jannik Sinner. Il numero 1 al mondo è pronto per la difesa dello Slam australiano vinto l'anno scorso, il tabellone sulla carta gli sorride visto che il trio Djokovic, Alcaraz e Zverev non è dal suo lato ma a tener banco sono le provocazioni di Nick Kyrgios. Il tennista australiano, recentemente asfaltato da Andy Roddick nel suo podcast ed in forte dubbio per il torneo, non ha smesso un giorno di bersagliare Jannik per la questione doping ma l'altoatesino, confermando la sua straordinaria tenuta mentale, ha risposto con fermezza in conferenza stampa.

"Non gli devo rispondere"

"So di non aver fatto nulla di sbagliato. Ecco perché sono ancora qui, ecco perché sto ancora giocando. Non credo di dover rispondere a queste domande, per essere onesti, ma nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che blocco questi pensieri. Non posso prenderli e metterli da parte in una scatola e non pensarci più, ma so che non ho fatto niente di sbagliato, ok? Non ho intenzione di rispondere a ciò che dice Nick o a ciò che dicono altri giocatori. Penso che la cosa più importante sia avere intorno a me persone che che sanno esattamente cosa sia accaduto, tutto qui."

 

 

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La preparazione

"Abbiamo fatto un’ottima preparazione, dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Piccole cose che da fuori magari neanche si notano ma che per il giocatore fanno una grande differenza. Per me è molto importante cercare di variare un po’ il gioco, cercare di andare avanti un po’ di più. Ci siamo detti ‘proviamo e decidiamo’, non hanno paura di cambiare certe cose e io mi fido di loro”.

Il ricordo del 2023

"È un posto speciale e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo. Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo… non ci sono molte altre prime volte a disposizione nel nostro sport! Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo”.

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Kyrgios: la nuova frecciata Sinner

Non si è fatto sfuggire neppure questa occasione Nick Kyrgios, per intervenire ancora una volta sulla vicenda doping che sta interessando il numero 1 al mondo:  "I test antidoping non mi preoccupano affatto perché so di avere davvero il controllo su quello che succede nella mia squadra", ha dichiarato alla conferenza stampa dell'Australian Open, dove l'australiano all'esordio Jacob Fearnley. "Sono molto sicuro del fatto non metterà accidentalmente qualcosa nel mio corpo. Sono stato sottoposto ai test antidoping quattro volte negli ultimi due mesi, compreso quello di tre giorni fa, e non è mai stato un problema in tutta la mia carriera. E sono nel circuito da oltre dieci anni. Ho sempre avuto la massima fiducia nelle mie qualità, se gioco come so, con la mia imprevedibilità, ho una chance contro chiunque. Se andassi in campo per la prima volta contro Nadal, Djokovic o Federer, probabilmente non vincerei: un ragazzo di Canberra, là  fuori, a battere una di queste leggende. Non sarebbe realistico. Ma bisogna sempre pensare: 'Sono il miglior tennista del mondo'. È così? Probabilmente no ma è quello che penso quando vado in campo.Credo che se affrontassi uno dei top di oggi dovrei avere questa mentalità altrimenti verrei spazzato via. La mia fiducia arriva dal fatto che credo nelle mie capacità".

 

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La preparazione

"Abbiamo fatto un’ottima preparazione, dei piccolissimi cambiamenti su tutti i colpi, a questo livello sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Piccole cose che da fuori magari neanche si notano ma che per il giocatore fanno una grande differenza. Per me è molto importante cercare di variare un po’ il gioco, cercare di andare avanti un po’ di più. Ci siamo detti ‘proviamo e decidiamo’, non hanno paura di cambiare certe cose e io mi fido di loro”.

Il ricordo del 2023

"È un posto speciale e il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, è una domanda a cui nessuno può rispondere, ma sono curioso di sapere cosa mi dirà questo torneo. Lo scorso anno ci sono state molte prime volte, non solo gli Slam e il numero uno del mondo… non ci sono molte altre prime volte a disposizione nel nostro sport! Certo, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma a 23 anni non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo”.

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