Gli incroci tra Sinner e Alcaraz
A tal proposito, nonostante siano entrambi giovanissimi, 23 anni Sinner e 21 Alcaraz, sono già 10 gli scontri diretti, con un bilancio che vede avanti l'iberico con sei successi, gli ultimi tre consecutivi. Per trovare l'ultima vittoria dell'azzurro infatti bisogna tornare a ottobre 2023, quando ebbe la meglio in semifinale a Pechino. Togliendo i primi due incroci, ai 32esimi del Roland Garros 2021 e ai 16esimi di Wimbledon 2022, e i quarti di finale allo US Open 2022, i primi due della classifica mondiale si sono sfidati cinque volte, di fila, in semifinale (Indian Wells, Miami e appunto Pechino nel 2023 e ancora Indian Wells e Roland Garros quest'anno) e due volte in finale (Umago 2022 e Pechino 2024). Un dato che sottolinea il livello ormai raggiunto dagli ormai nuovi due totem del tennis mondiale.
Alcaraz sul fratello Jaime
Al termine della sfida contro Rune, Alcaraz aveva parlato anche del suo fratellino Jaime che, a soli 13 anni, promette già benissimo, almeno a giudicare dai video che circolano sui social: "Ho saputo da mia madre, perché non passo molto tempo a casa, che ha chiesto al barbiere di fargli i miei stessi capelli - rivela lo spagnolo -. Lo trovo divertente e spassoso. Jaime gioca bene, non voglio mentire. Sta raggiungendo un ottimo livello. Ma onestamente c’è un sacco di gente in giro, un sacco di video e di account sui social media che dicono che sarà simile a suo fratello e a me non piace molto in questo senso. Vorrei solo che tutte le persone lo lasciassero in pace - continua -, sono un po’ preoccupato per le persone che gli stanno intorno durante il torneo e che andranno a guardarlo perché è mio fratello e poi probabilmente si metterà sotto pressione. Vediamo come se la caverà. Di sicuro gli starò vicino. Ama il tennis e ogni volta che può va in campo, chiede a mio padre di andare a colpire qualche palla. Per me è fantastico che ami giocare a tennis e vediamo se migliorerà sempre di più e se un anno potrò giocare contro di lui".