Sinner, scudo Binaghi: "Grandissima fiducia nel Tas, vi spiego il ricorso Wada"

Il presidente della Fitp ha parlato della situazione di Jannik dopo il grande successo su Djokovic: le dichiarazioni

"Il ricorso della Wada al Tas per Sinner? Questo è un caso molto eclatante, è il giocatore più forte al mondo e si presta a valutazioni molto differenti rispetto ad un caso normale. Le motivazioni credo siano su aspetti psicologici. Noi abbiamo grande fiducia nel Tas, neanche la Wada pensa di riqualificare quello che è successo che è chiarissimo. Stiamo parlando di un campione che gioca i tornei anche da un punto di vista comportamentale e correttezza estrema. Oramai l'appello della Wada è sulla corretta applicazione a questa storia, ricostruita bene dalle norme in essere, un incidente totalmente fortuito". Così Angelo Binaghi, presidente della Fitp a 'La Politica nel pallone' su Gr Parlamento.

Il caso Sinner

"Credo che il peggio sia passato. Sinner è un esempio di massima correttezza, riuscire a tenere nascosto e non poter sfogare questa problematica per mesi, dove sei sottoposto ad uno stress gigantesco, credo sia stata una impresa titanica. Ha poi subito la grande valanga mediatica il giorno dopo, quando la notizia è stata resa pubblica. Ora aspetteremo il giudizio del Tas però credo che la parte più acuta della tempesta sia passata felicemente ed egregiamente. Il ragazzo non meritava questo trattamento e questi mesi di grandi difficoltà che ha passato ma la strada ora è in discesa. In questi mesi la sua più grande preoccupazione era che la gente gli credesse, e quindi queste cose credo siano nell'evidenza dei fatti e che l'opinione pubblica abbia capito che si tratta di un banalissimo incidente, sono fiducioso che gran parte della tempesta è passata, oggi abbiamo un campione e domani avremo un campione ancora più forte e maturo. Quando si chiuderà la vicenda? Non credo si risolverà entro l'anno", ha concluso Binaghi, specificando che saranno decisivi "i prossimi mesi del prossimo anno".

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Binaghi su Sinner e Djokovic

"Ho visto un grande Sinner, che ha dominato e gestito con la consapevolezza di chi sa di essere oggi il più forte al mondo, quello che è stato il più grande giocatore della storia del tennis mondiale, Novak Djokovic", ha aggiunto commentando il successo del tennista azzurro al Masters 1000 di Shanghai. "Ragionavo sul fatto di come siano cambiate le cose in un anno: prima battere Djokovic era un'impresa memorabile, mentre stavolta ero sicuro che vincesse. D'ora in poi per Djokovic sarà un'impresa battere Jannik. La situazione si è ribaltata. Quanti Slam può vincere Sinner? Ne ha vinti due in un anno. Ha quindici anni di differenza con Djokovic, per cui con due all'anno arriverebbe a 30. Forse è troppo, ma facendo una media tra Federer, Nadal e Djokovic, quello è un bell'obiettivo da raggiungere. Ma poco conta quanti ne raggiungerà, il vero problema è quanto riusciremo a tenerlo in perfetta forma. Non bisogna vedere i punti che fa o quanti tornei vince, bisogna monitorarne lo stato di salute. Se c'è la salute, Jannik è un fenomeno come ragazzo e come atleta, continua a imparare, la sua religione è il lavoro. Che siano 10, 20 e 30 Slam poco cambia, per la prima volta nella storia il tennis italiano è protagonista assoluto della scena mondiale. L'unica preoccupazione è la salute, se preservata andremo verso una nuova era", ha spiegato.

Sulle Nitto Atp Finals

"Per le Nitto Atp Finals a Torino ci sarebbe stato bisogno di uno stadio di calcio, l'avremmo riempito con grande facilità, il tennis ha una popolarità misurabile a quello del calcio e non paragonabile con altri sport. Le Finals restano in Italia fino al 2030? Sono convinto che questa impresa riusciremo a farla. Oggi abbiamo più responsabilità rispetto ad un anno fa perchè abbiamo il numero uno, sarebbe una grande cosa per il nostro Paese per i benefici che crea anche a livello economico e sociale. L'imperativo è che il numero uno possa giocare il torneo di fine anno a casa in Italia fino al 2030, credo che ce la faremo", ha proseguito Binaghi, parlando poi della possibilità di tagliare un altro storico traguardo: "Siamo trascinati dall'entusiasmo che Sinner crea, crediamo che questo sia l'anno buono per superare il milione di tesserati. Prima della fine dell'anno taglieremo questo traguardo". E i risultati degli azzurri hanno fatto schizzare anche le prevendita per gli Internazionali d'Italia: "A quasi nove mesi già venduti la metà dei tagliandi per la finale. Si pensa possa essere l'anno giusto di un italiano o un'italiana per vincere a Roma".

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"Il ricorso della Wada al Tas per Sinner? Questo è un caso molto eclatante, è il giocatore più forte al mondo e si presta a valutazioni molto differenti rispetto ad un caso normale. Le motivazioni credo siano su aspetti psicologici. Noi abbiamo grande fiducia nel Tas, neanche la Wada pensa di riqualificare quello che è successo che è chiarissimo. Stiamo parlando di un campione che gioca i tornei anche da un punto di vista comportamentale e correttezza estrema. Oramai l'appello della Wada è sulla corretta applicazione a questa storia, ricostruita bene dalle norme in essere, un incidente totalmente fortuito". Così Angelo Binaghi, presidente della Fitp a 'La Politica nel pallone' su Gr Parlamento.

Il caso Sinner

"Credo che il peggio sia passato. Sinner è un esempio di massima correttezza, riuscire a tenere nascosto e non poter sfogare questa problematica per mesi, dove sei sottoposto ad uno stress gigantesco, credo sia stata una impresa titanica. Ha poi subito la grande valanga mediatica il giorno dopo, quando la notizia è stata resa pubblica. Ora aspetteremo il giudizio del Tas però credo che la parte più acuta della tempesta sia passata felicemente ed egregiamente. Il ragazzo non meritava questo trattamento e questi mesi di grandi difficoltà che ha passato ma la strada ora è in discesa. In questi mesi la sua più grande preoccupazione era che la gente gli credesse, e quindi queste cose credo siano nell'evidenza dei fatti e che l'opinione pubblica abbia capito che si tratta di un banalissimo incidente, sono fiducioso che gran parte della tempesta è passata, oggi abbiamo un campione e domani avremo un campione ancora più forte e maturo. Quando si chiuderà la vicenda? Non credo si risolverà entro l'anno", ha concluso Binaghi, specificando che saranno decisivi "i prossimi mesi del prossimo anno".

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