Sinner il camaleonte, Musetti e Cobolli, Djokovic
Com’è visto Sinner a suo parere dal resto del mondo?
«Senza dubbio è considerato il primo non soltanto per quanto dice il computer. Non si superano 11.000 punti Atp se non si è fortissimi. Se lui e Alcaraz danno il massimo forse lo spagnolo ha più colpi e variazioni negli schemi, ma Sinner è camaleontico e sa adattarsi alle situazioni. Ed è più continuo. E’ seguito da due grandi coach e un’altra delle sue caratteristiche è riuscire ad apprendere in fretta e mettere in pratica gli insegnamenti. Lo abbiamo visto negli ultimi dieci mesi. Ha fatto enormi progressi con il servizio ma anche nella ricerca della palla corta e delle sortite a rete».
L’Italia del tennis sta stupendo il mondo. I motivi di questa esplosione?
«La programmazione sotto ogni punto di vista e la qualità del lavoro da parte di tutte le componenti del movimento, Federazione in testa. È un piacere vedere quanti giocatori azzurri sono riusciti ad entrare tra i top 100 quanti sono subito dietro a loro».
Oltre a quello di Sinner faccia due nomi in chiave azzurra che potrebbero salire ancora di più in classifica.
«Musetti per primo. Ha mostrato grandi progressi negli ultimi mesi, soprattutto sotto l’aspetto della tenuta mentale. Per entrare stabilmente in top ten e pensare di poter vincere uno Slam deve a mio parere guadagnare metri verso la linea di fondo campo. Troppo spesso gioca troppo indietro. Mi ha impressionato anche Flavio Cobolli, un gran lottatore che anche se va sotto di un set è in grado di cambiare il corso dei match e portarlo dalla propria parte».
Riuscirà Djokovic a dire ancora la sua e cosa pensa del “rischio” di non vederlo alle Finals di Torino?
«Nole ha vinto il titolo olimpico togliendosi un’altra grande soddisfazione. Non gli ho parlato di recente ma so che lavora per obiettivi e vorrebbe ancora trionfare in un torneo dello Slam. Dovrà dare ancora una volta il massimo visti gli arrivi importanti in alta classifica. Per essere a Torino dovrebbe partecipare e fare benissimo negli ultimi 1000 di stagione. La sua testa potrebbe già essere rivolta al 2025».