L'esame della Wada
Rinvenibile anche tra i farmaci da banco, il clostebol è uno steroide anabolizzante in grado di stimolare la produzione di molecole complesse come lipidi e proteine, risultando dunque efficace anche nei trattamenti della pelle e in generale per la per la rigenerazione del tessuto cutaneo in caso di brasioni, ulcere cutanee e ragadi. Il prodotto a base di clostebol - chimicamente simile al testosterone - è spesso venduto sotto forma di pomata, accompagnato dall’avviso circa il suo utilizzo da parte di sportivi professionisti. Sul bugiardino del farmaco è infatti riportato quanto segue: "Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping". Il Clostebol è il 4-cloro derivato dal testosterone.
Il 4-cloro era stato utilizzato tra la fine degli anni '60 e la fine degli anni '80 dagli atleti della Repubblica Democratica Tedesca per aumentare le prestazioni fisiche. All'epoca si parlò di 'Doping di Stato': si trattò infatti di un uso involontario della sostanza da parte degli atleti tedeschi della Ddr. Dopo la caduta del Muro si scoprì infatti gli sportivi avevano subito pesanti trattamenti medici a loro insaputa. Pesanti furono le ricadute sulla salute, tanto che il parlamento tedesco nel 2006 varò una legge per risarcire gli atleti ancora in vita. Quanto al caso Sinner, l'Agenzia mondiale antidoping (World Anti-Doping Agency, Wada) ha dichiarato di volere "esaminare attentamente" la sentenza emessa dalla International Tennis Integrity Agency. La Wada ha infatti fatto sapere di riservarsi il diritto di ricorrere al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna.