Sinner preciso al millimetro
Preciso al millimetro, rapido sulle gambe, mai scriteriato nel proporsi a rete e quasi feroce nel servizio, nei primi due set Sinner ha messo in mostra quanto Shelton, con tutto il suo talento, debba lavorare per issarsi al suo stesso livello. Incoraggiato da una crescita di carote sugli spalti del Numero Uno (il campo), di provenienza nostrana più che british ma apprezzata anche dalla gente di qui, Sinner ha raccolto break a piene mani nel primo set (tre addirittura) e ha preso il largo da subito anche nel secondo. Poco da fare per il ventunenne americano… Il tennis di Sinner in quei momenti appare simile a un evento naturale. Come le alte maree in alcuni tratti della Manica, quelli vicino Brest, dove l’acqua monta in pochi minuti fino a cambiare il profilo della costa. Oppure il sommesso borbottio della Toscana boracifera, dove gli inglesi acquistano la casa per le vacanze. Una terra di dolci declivi che esplode di continuo verso l’alto con i suoi getti caldissimi, quasi volesse bombardare il cielo. Anche il twener da fondo, è un colpo tra le gambe educato, non uno sberleffo per stupire come usava Kyrgios. Il match si è complicato nel terzo, forse per un dolorino al polso (ma Sinner l’ha del tutto trascurato in conferenza stampa), più evidentemente per la reazione disperata di Shelton, che ha caricato il servizio a catapulta e ha approfittato di un passaggio a vuoto di Sinner per il break nel secondo game, salendo così a 3-0.