Lunedì 8 luglio, Nole Djokovic è atteso in campo per la sfida valida per gli ottavi di finale di Wimbledon contro Holger Rune. Il serbo è reduce dal successo in rimonta contro l'australiano Alexei Popyrin, che ha chiuso il primo set per 6-4. Poi, il n. 2 al mondo ha portato a casa la qualificazione con lo score finale di 4-6, 6-3, 6-4, 7(7)-6(3). In conferenza stampa, il 7 volte vincitore dello Slam londinese, ha intrattenuto i presenti con una riflessione sull'organizzazione attuale dei tornei di tennis e sui possibili scenari futuri. Non un intervento qualunque, in cui Djokovic si è anzitutto detto favorevole delle partite al meglio delle 5.
Djokovic: "La gente ama le partite da 5 set"
“Oggi ci sono solo negli Slam, ed é eccitante sia per i giocatori che per la folla - ha dichiarato Djokovic - . La maggior parte della gente ama le partite da cinque set, e a noi da giocatori piace giocarle, anche se forse non spesso. Se dovessi scegliere un match da cinque set come highlight é la finale di Wimbledon 2019 contro Federer, uno dei più eccitanti della mia carriera. Era il primo anno con il tie-break sul 12-12, e noi lo testammo nella finale, in un match incredibile con match point salvati. Se fosse stato due su tre sarebbe stato diverso, perché lui era il giocatore migliore, anche se io ero due set a uno. Mentre se sei sotto 2-0 nelle partite 3 su 5, come Rune oggi, che é il mio prossimo avversario, non sei fuori, puoi ancora vincere. Durante la mia carriera ho avuto delle partite in cui ero uno o due set sotto e poi ho vinto, ho un buon record al quinto set. Mi piacciono, sono un aspetto importante della storia e del futuro dello sport”.
“E sono a favore, specie nelle fasi più avanzate degli Slam. Ho visto che c’è stata una sorta di dibattito, in cui avete chiesto a molti giocatori se negli Slam si dovesse iniziare a giocare due su tre. Per me no, bisogna rimanere tre su cinque. L’unica cosa che forse potrebbe essere buona é giocare i primi turni al meglio dei tre set e optare per una soluzione ibrida, con partite al meglio dei cinque dagli ottavi o dai quarti. Ma, parlando di innovazione nel nostro sport, credo sia necessaria. Penso che dobbiamo attrarre un’audience giovane, e non solo con gli Slam. Da un lato il tennis é in una buona posizione, ma allo stesso tempo, se guardiamo ad esempio alla Formula 1 e cosa fanno in termini di marketing, crescita dello sport, corse in tutto il mondo e quanto sono popolari, penso che dobbiamo fare un lavoro migliore sui nostri tour".