Tutti pazzi per Sonego a Torino: domande e palleggi sul campo

Lorenzo si è presentato allo Sporting con la Scuola Tennis accompagnato dal coach Arbino
Tutti pazzi per Sonego a Torino: domande e palleggi sul campo© Getty Images for ITF

Lorenzo! Lorenzo! Lorenzo!...Un nome solo gridato dai ragazzi della Scuola Tennis del Circolo della Stampa Sporting di Torino in trepidante attesa del loro idolo, fresco di conquista della Davis Cup e impegnato sui campi del Training Center a rifinire la preparazione in vista dell’ormai imminente inizio della nuova stagione. Lorenzo Sonego, attuale numero 46 ATP partirà per l’Australia il 24 dicembre e a Natale sarà in volo. Il 30 dicembre si confronterà con un top ten come Alexander Zverev in United Cup. Terminata la competizione a squadre giocherà il 250 ATP di Adelaide che precederà l’inizio del primo Slam di stagione: «Tutto procede bene – ha detto Sonego prima del bagno di “giovane folla” – e sono fiducioso».

Sonego: "Lottate sul campo e divertitevi"

Alle 17.30 il suo ingresso al Training Center, tra due le due ali di ragazzi inneggianti e preceduto dal coach di sempre, Gipo Arbino. Poi i due hanno invertito i posti ed è stato Sonego ad arrivare per primo davanti al totem nel quale era sempre lui a giganteggiare. Gli onori di casa sono toccati a uno dei vicepresidenti del circolo torinese, Stefano Motta, che ha ricordato il lungo percorso compiuto dal campione di casa negli ultimi 10 anni: «Sono sempre contento di ritrovarmi in questa atmosfera speciale – ha esordito Lorenzo – perché qui sono cresciuto e mi rivedo in voi. Lottate sul campo, ma soprattutto divertitevi». La parola è passata a Gipo Arbino: «Lorenzo – ha ricordato – non era un predestinato. Non amava neppure tanto fare atletica e allenarsi, ma aveva una gran voglia di giocare e sul campo, pur gracilino, dava l’anima. Con il passare delle stagioni ha compreso anche l’importanza della preparazione fisica e ha iniziato a scalare le classifiche. Rincorrete i vostri sogni – ha ribadito – e non demordete. I risultati prima o poi arriveranno».

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Sonego e la vittoria contro Djokovic

Accanto ai due eroi di Davis Cup lo staff tecnico del circolo e i suoi massimi dirigenti, così come alcuni degli sponsor che per primi hanno creduto nelle potenzialità di Sonego, su tutti Valmora. Spazio poi alle domande di alcuni ragazzi della scuola. Una relativa al doppio, specialità spesso poco considerata ed invece, come dimostrato a Malaga, decisiva nei grandi eventi e nelle competizioni a squadre: «Devi essere prontissimo – ha detto Sonego – perché le palle arrivano velocissime e i riflessi, soprattutto a rete, sono ipersollecitati. È fondamentale muoversi in anticipo ed essere in perfetta sintonia con il compagno di gioco». Davis Cup che ha regalato grandi emozioni ma alla domanda su quali siano state quelle più forti provate dal campione in carriera, non ha avuto dubbi: «La vittoria del 2021 a Vienna contro Novak Djokovic. Alla fine non mi pareva vero esserci riuscito e per un po’ mi sono sentito proiettato in un’altra dimensione».

La passione per il tennis di Sonego

Occasione, quella di ieri, anche per ricordare l’origine della sua passione per il tennis: «Avevo 11 anni e ancora mi dividevo con il calcio. Anche mio padre è sempre stato un appassionato. Arrivato allo Sporting ho conosciuto Gipo e mi sono trovato subito bene, la scelta è stata naturale». Il suo primo idolo ha il nome di un tennista da poco uscito dalle scene: «Mi è sempre piaciuto Tsonga, perché giocava divertendosi». Il rapido botta e risposta ha lasciato lo spazio ai palleggi di campo con alcuni ragazzi della Scuola Tennis, sorteggiati tra i presenti. Ognuno dei fortunati ha cercato di dare il massimo per non sfigurare e “mettere in difficoltà” l’azzurro, che si è sempre prestato allo scambio con grande trasporto e disponibilità, come da copione. Non sono mancati i momenti celebrativi della stagione importante fatta dalle squadre di punta del Circolo della Stampa Sporting, arrivato ai playoff con la formazione di A2 maschile e rimasto in A2 con quella femminile. La festa si è poi spostata a tavola, per la cena a buffet con circa 150 persone presenti, tra le quali gli amici storici di Lorenzo e Gipo. Non sono mancate le sorprese per entrambi e tutto ha contribuito a rendere ancora più magica la serata.

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Lorenzo! Lorenzo! Lorenzo!...Un nome solo gridato dai ragazzi della Scuola Tennis del Circolo della Stampa Sporting di Torino in trepidante attesa del loro idolo, fresco di conquista della Davis Cup e impegnato sui campi del Training Center a rifinire la preparazione in vista dell’ormai imminente inizio della nuova stagione. Lorenzo Sonego, attuale numero 46 ATP partirà per l’Australia il 24 dicembre e a Natale sarà in volo. Il 30 dicembre si confronterà con un top ten come Alexander Zverev in United Cup. Terminata la competizione a squadre giocherà il 250 ATP di Adelaide che precederà l’inizio del primo Slam di stagione: «Tutto procede bene – ha detto Sonego prima del bagno di “giovane folla” – e sono fiducioso».

Sonego: "Lottate sul campo e divertitevi"

Alle 17.30 il suo ingresso al Training Center, tra due le due ali di ragazzi inneggianti e preceduto dal coach di sempre, Gipo Arbino. Poi i due hanno invertito i posti ed è stato Sonego ad arrivare per primo davanti al totem nel quale era sempre lui a giganteggiare. Gli onori di casa sono toccati a uno dei vicepresidenti del circolo torinese, Stefano Motta, che ha ricordato il lungo percorso compiuto dal campione di casa negli ultimi 10 anni: «Sono sempre contento di ritrovarmi in questa atmosfera speciale – ha esordito Lorenzo – perché qui sono cresciuto e mi rivedo in voi. Lottate sul campo, ma soprattutto divertitevi». La parola è passata a Gipo Arbino: «Lorenzo – ha ricordato – non era un predestinato. Non amava neppure tanto fare atletica e allenarsi, ma aveva una gran voglia di giocare e sul campo, pur gracilino, dava l’anima. Con il passare delle stagioni ha compreso anche l’importanza della preparazione fisica e ha iniziato a scalare le classifiche. Rincorrete i vostri sogni – ha ribadito – e non demordete. I risultati prima o poi arriveranno».

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