Pagina 0 | Vojvoda, resurrezione Toro: dai margini al rinnovo fino al 2027

Ritrovato e (tra poco) pure rinnovato. Tra le note positive del Toro targato Vanoli c’è senz’altro la rinascita di Mergim Vojovda. L’esterno kosovaro è stato tra i migliori in questo brillante avvio di stagione della squadra granata e ora il Torino se lo tiene stretto. Previsto intorno al 20 di settembre il rinnovo del contratto per il laterale classe 1995. Appuntamento già calendarizzato in agenda tra il suo agente Adrian Aliaj e Davide Vagnati per mettere nero su bianco. Il nuovo accordo, ormai soltanto da firmare dopo la stretta di mano di qualche settimana fa a Pinzolo durante il pre-campionato, prevede il prolungamento fino al 2027 con opzione per la stagione successiva. Vojvoda manterrà grossomodo l’attuale contratto e percepirà 1 milione netto a stagione più i premi.

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Vanoli decisivo per Vojvoda

Avanti insieme grazie anche a un Cupido speciale: Paolo Vanoli. L’arrivo dell’ex tecnico del Venezia sulla panchina torinista ha rivitalizzato il kosovaro, che fin da subito ha avvertito la fiducia di quello che, si può tranquillamente dire, è stato un suo collega. Vanoli, infatti, di terzini se ne intende visti i suoi trascorsi nel ruolo a grandi livelli e ha dato immediatamente una maglia da titolare a Mergim, venendo ripagato da ottime prestazioni. In particolare il Toro nelle prime giornate ha dovuto affrontare l’emergenza difensiva (non erano ancora arrivati Maripan e Walukiewicz), eppure la retroguardia non ne ha affatto risentito. Merito anche di Vojvoda, che si è rivelato preziosissimo grazie alla sua grande duttilità. L’adattamento a più ruoli, infatti, gli permette di giostrare sia come laterale a tutta fascia sia da “braccetto” nei tre dietro come amano chiamarli ora gli allenatori.

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La gestione Juric

Tutta un’altra musica rispetto alla gestione Juric, nella quale il classe 1995 era solamente un rincalzo. La mancanza di feeling col tecnico di Spalato si traduceva poi in campo, dove l’ex Standard Liegi faticava a ingranare. Quando si dice che sentire la fiducia del proprio allenatore è uno stimolo in più per far bene. Il caso Vojvoda rappresenta l’ennesima conferma a una delle tante leggi non scritte del mondo del calcio. Non a caso negli ultimi giorni di mercato il Torino e l’esterno hanno respinto un paio di corteggiatori importanti, che avevano manifestato il loro interesse nei confronti del terzino.

Vojvoda, la rinascita

Monchi aveva sondato il terreno col suo procuratore Aliaj per il possibile passaggio all’Aston Villa; mentre dall’Italia si era fatto avanti il Como. La dirigenza lombarda aveva espresso il proprio gradimento direttamente al club granata prima che Fabregas decidesse di puntare sull’ex Barcellona Sergi Roberto. Meglio così per il Toro e Vojvoda che appaiono estremamente felici di proseguire il loro cammino insieme. Nessuna delle due parti, infatti, sembrava orientata alla separazione durante l’estate. Anzi c’era la voglia di fare ancora meglio rispetto al passato. Anche perché il bello deve ancora venire. C’è un pass per l’Europa da conquistare per riportare i granata sul palcoscenico internazionale dal quale mancano da troppi anni. Vojvoda, dopo gli impegni con le nazionali, tornerà ad appoggiare Vanoli nel suo ambizioso progetto.

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