La gestione Juric
Tutta un’altra musica rispetto alla gestione Juric, nella quale il classe 1995 era solamente un rincalzo. La mancanza di feeling col tecnico di Spalato si traduceva poi in campo, dove l’ex Standard Liegi faticava a ingranare. Quando si dice che sentire la fiducia del proprio allenatore è uno stimolo in più per far bene. Il caso Vojvoda rappresenta l’ennesima conferma a una delle tante leggi non scritte del mondo del calcio. Non a caso negli ultimi giorni di mercato il Torino e l’esterno hanno respinto un paio di corteggiatori importanti, che avevano manifestato il loro interesse nei confronti del terzino.
Vojvoda, la rinascita
Monchi aveva sondato il terreno col suo procuratore Aliaj per il possibile passaggio all’Aston Villa; mentre dall’Italia si era fatto avanti il Como. La dirigenza lombarda aveva espresso il proprio gradimento direttamente al club granata prima che Fabregas decidesse di puntare sull’ex Barcellona Sergi Roberto. Meglio così per il Toro e Vojvoda che appaiono estremamente felici di proseguire il loro cammino insieme. Nessuna delle due parti, infatti, sembrava orientata alla separazione durante l’estate. Anzi c’era la voglia di fare ancora meglio rispetto al passato. Anche perché il bello deve ancora venire. C’è un pass per l’Europa da conquistare per riportare i granata sul palcoscenico internazionale dal quale mancano da troppi anni. Vojvoda, dopo gli impegni con le nazionali, tornerà ad appoggiare Vanoli nel suo ambizioso progetto.