Il caso è ufficialmente scoppiato e divampa in maniera incessante ora dopo ora. Dopo la mezzanotte il bomber (o chi cura il suo account Instagram…) cancella dal profilo le sue foto in maglia azzurra, comprese quelle dei festeggiamenti per lo scudetto vinto solamente quattro mesi prima. Lo strappo è evidente e nessuno fa nulla per nasconderlo. Ieri all’ora di pranzo il numero 9 arriva nel ritiro pre-gara della squadra e viene immortalato dalle telecamere presenti decisamente infastidito all’ingresso, tanto che non saluta neppure i compagni Zielisnki e Demme. Nel pomeriggio parte, però, l’operazione disgelo da parte dell’allenatore Rudi Garcia, che comunica a Osimhen e a tutta la squadra la regolare presenza del nigeriano nell’undici titolare.
Garcia difende Osimhen: caso rientrato?
Allo stadio nel riscaldamento sono più gli incitamenti dei mormorii, anche se spunta uno striscione: “Oltre ogni singolo comportamento: il rispetto per la maglia il primo comandamento”. Della serie: i campioni passano, il Napoli resta. Garcia nel pre-partita a Dazn difende il suo top player: «Ci siamo parlati. Dopo Bologna eravamo tutti frustrati e arrabbiati, poi ci sono stati episodi maldestri sui social che non hanno aiutato la serenità e tranquillità. Darà il meglio per la maglia: siamo tutti uniti». Detto, fatto. Sul rettangolo verde del Maradona, infatti, Osimhen gioca come sa e segna pure. La sua gara dura 62 minuti, ovvero fino a quando Garcia lo sostituisce con Simeone. All’uscita dal campo applausi da parte del pubblico e anche il cinque al tecnico francese. Segnali di come il clima appaia meno avvelenato e una tregua sia stata sancita. Almeno per ora…