Pagina 3 | Kalulu, da piano C a running back Juve senza eguali: il dato impressiona

Piano C come... Campione. Pierre Kalulu deve ancora dimostrare di esserlo, ma i suoi primi due mesi juventini autorizzano assolutamente a considerarlo un progetto - un piano, appunto, - di campione. Non male per quello che era arrivato alla Continassa, inutile nasconderlo, come terza scelta di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta tra i rinforzi della difesa, dopo che il Piano A, Riccardo Calafiori, e il Piano B, Jean Michel Todibo, erano stati mandati all’aria dagli inserimenti a suon di sterline di Arsenal e West Ham. A quel punto il direttore tecnico bianconero, visto che il francese non era centrale nel progetto del Milan, con il pieno appoggio del tecnico ha concluso l’operazione per il prestito con diritto di riscatto. Un diritto di riscatto che Giuntoli ha già messo in agenda di esercitare, perché a Kalulu sono state sufficienti 8 partite e due mesi di allenamenti per dimostrare di valere non solo i 3,3 milioni del prestito, ma anche i 14 (più eventuali 3 di bonus) con cui la Juventus può acquistarne il cartellino.

Kalulu e l'importanza nella Juve

Lo ha dimostrato non solo sul piano puramente difensivo, ma anche interpretando in modo eccellente il principio di Motta secondo cui ogni giocatore che vede uno spazio in cui inserirsi con profitto deve approfittarne e attaccarlo. Non è un regista aggiunto come Calafiori, del quale gli mancano il tocco e la visione, ma sta ugualmente dando un apporto importante alla fase offensiva grazie alla sua velocità e a una tecnica comunque più che appropriata. L’azione con cui sabato sera contro la Lazio ha provocato il fallo da espulsione di Romagnoli - palla ricevuta sulla fascia sinistra sulla propria trequarti, triangolo con Douglas Luiz, passaggio centrale a Cabal e poi scatto a inserirsi verso l’area di rigore per ricevere la palla in profondità di Vlahovic - è stata la punta di un iceberg fatto di percussioni offensive, effettuate triangolando con i compagni così come palla al piede.

Proprio con la palla, come un running back del football americano, ha divorato metri di campo: 1326 per la precisione, che ne fanno il giocatore di Serie A che ne ha guadagnati di più palla al piede, davanti a Beukema del Bologna (1194) e a Bastoni dell’Inter (1186).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kalulu e il dato impressionante

Dato ancora più significativo considerando che Kalulu quei 1326 metri in avanti li ha guadagnati in 6 presenze e 447 minuti giocati, mentre Beukema e Bastoni hanno disputato rispettivamente 8 e 7 partite, per 675 e 551 minuti giocati. Non è solo portando palla, però, che Kalulu ha contribuito alla manovra bianconera. Come detto non è Calafiori (volendo fare un paragone tra il Bologna di Motta e la sua Juve è semmai Cambiaso, tra i difensori bianconeri, ad assumere quella funzione di centrocampista aggiunto in fase offensiva), ma finora ha messo in mostra qualità importanti anche a livello di passaggi.

Al di là del sesto posto assoluto in Serie A (tra i giocatori con almeno 5 presenze) per la percentuale di quelli riusciti con il 94,4% (lo precedono Gatti, Carlos Augusto, Acerbi, Savona e Ndicka), sono i passaggi nella metà campo avversaria e in zona d’attacco a certificare l’importanza del suo apporto. Per quanto riguarda i passaggi precisi nella metà campo avversaria è settimo tra i difensori con 169, ma secondo considerando la media ogni 90 minuti giocati con 34, alle spalle di Bastoni con 35,1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i numeri di Kalulu

Nella Juve è terzo per quanto riguarda il totale (preceduto da Locatelli e Cambiaso) e quarto per la media ogni 90 minuti (preceduto da Locatelli, Fagioli e Douglas Luiz). Relativamente ai passaggi precisi in zona offensiva, invece, tra i difensori è nono come totale con 62 (primo il romanista Angeliño con 107) e sesto per media ogni 90 minuti con 12,48 (primo Bastoni con 14,86), mentre nella Juve è quarto sia come totale (preceduto da Locatelli, Cambiaso e Fagioli) sia come media ogni 90 minuti (in questo caso preceduto da Fagioli, Locatelli e Douglas Luiz). Insomma, ha fatto propria l’idea, esposta sabato dopo la partita, secondo cui «Quando attacchiamo siamo tutti attaccanti e quando difendiamo siamo tutti difensori». E soprattutto la sta interpretando alla grande.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i numeri di Kalulu

Nella Juve è terzo per quanto riguarda il totale (preceduto da Locatelli e Cambiaso) e quarto per la media ogni 90 minuti (preceduto da Locatelli, Fagioli e Douglas Luiz). Relativamente ai passaggi precisi in zona offensiva, invece, tra i difensori è nono come totale con 62 (primo il romanista Angeliño con 107) e sesto per media ogni 90 minuti con 12,48 (primo Bastoni con 14,86), mentre nella Juve è quarto sia come totale (preceduto da Locatelli, Cambiaso e Fagioli) sia come media ogni 90 minuti (in questo caso preceduto da Fagioli, Locatelli e Douglas Luiz). Insomma, ha fatto propria l’idea, esposta sabato dopo la partita, secondo cui «Quando attacchiamo siamo tutti attaccanti e quando difendiamo siamo tutti difensori». E soprattutto la sta interpretando alla grande.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...