Pagina 1 | La Juve di Motta e l'antitesi Stadium: raccolta punti e album da riaprire

TORINO - Da due mesi esatti la Juventus non vince all’Allianz Stadium in campionato. Era il 19 agosto, al debutto della nuova era targata Thiago Motta, quando Vlahovic e compagni schiacciarono il Como con un netto 3-0 firmato da Mbangula, Weah e Cambiaso. Sessantuno giorni dopo, domani 19 ottobre, la Juventus ci riproverà a centrare la vittoria contro la Lazio e portarsi a casa i tre punti in quello che negli anni è diventato il fortino bianconero. Anche se in questo inizio di stagione, come in quella precedente, si sta avvertendo meno quell’effetto Stadium che ha caratterizzato l’ultimo decennio: dal 2011, anno dell’inaugurazione, a oggi la Juventus ha vinto nella sua casa il 74% delle partite, se consideriamo soltanto il 2024-25 si scende al 40% e se si prende in esame soltanto la Serie A la percentuale cala inesorabilmente al 25%.

Allo Stadium è sempre sold out

Un tracollo che paradossalmente è in antitesi rispetto alle presenze sugli spalti: in questa stagione allo Stadium la Juventus ha quasi sempre fatto registrare il sold out, sintomo di un ritrovato entusiasmo da parte dei tifosi, desiderosi di ammirare il gioco del nuovo tecnico e la ventata di novità portata avanti da una campagna acquisti estiva sontuosa, conclusa con dieci arrivi, alcuni dei quali veri top player. Ma la rinnovata fidelizzazione non si è tramutata nei risultati sul campo. Per carità, la Juventus non ha ancora perso in questa stagione (e allo Stadium ci ha vinto pure all’esordio in Champions contro il Psv Eindhoven) ma tra la vittoria con il Como e il big match di domani contro la Lazio ci sono state tre sfide, contro Roma, Napoli e Cagliari, tutte concluse con il segno ics: le prime due finite 0-0, la terza 1-1.

Gare che si sono sviluppate in maniera diversa, ma che hanno comunque rallentato la marcia bianconera, attualmente staccata di tre punti in classifica dal Napoli capolista. I gialorossi sono stati abili, allo Stadium, a chiudere tutti gli spazi alla squadra di Thiago Motta, rea di aver commesso qualche errore tecnico di troppo, di ritmi lenti e, soprattutto, di non aver trovato il guizzo in attacco.

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Juve, le assenze e la Lazio

Stesso discorso contro il Napoli di Conte: se dietro la Juventus alza il muro dei tempi migliori, anche se con altri interpreti, davanti la squadra punge poco e non sfrutta le enormi potenzialità offensive, con Vlahovic sostituito nell’intervallo. Certo, i bianconeri devono ancora trovare gli assetti giusti vista la rivoluzione compiuta in estate e i dettami del nuovo allenatore. Ma è contro il Cagliari che la Juventus perde la chance più ghiotta per tornare al successo: tanto possesso palla che non produce però occasioni da gol, arrivato soltanto su rigore, come il pari cagliaritano, dal dischetto, per un fallo di Douglas Luiz, che si è purtroppo ripetuto dopo Lipsia.

Sull’1-0 la Juventus non ha trovato la strada per chiudere la partita e il Cagliari ha preso coraggio, Motta ci ha messo anche del suo con alcuni cambi sbagliati. Adesso, dopo la sosta, la Juventus riannoda il filo con la Serie A e spera di aver imparato dai suoi errori (oltre a quelli degli arbitri, come il giallo a Conceiçao per una simulazione inesistente): Motta deve fare i conti con le tante assenze (6 tra infortunati e squalificato) e con la sfida di martedì di Champions, quando allo Stadium arriva lo Stoccarda, ma il primo pensiero va alla Lazio, da superare per ritrovare il sorriso allo Stadium con 40 mila tifosi festanti.

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TORINO - Da due mesi esatti la Juventus non vince all’Allianz Stadium in campionato. Era il 19 agosto, al debutto della nuova era targata Thiago Motta, quando Vlahovic e compagni schiacciarono il Como con un netto 3-0 firmato da Mbangula, Weah e Cambiaso. Sessantuno giorni dopo, domani 19 ottobre, la Juventus ci riproverà a centrare la vittoria contro la Lazio e portarsi a casa i tre punti in quello che negli anni è diventato il fortino bianconero. Anche se in questo inizio di stagione, come in quella precedente, si sta avvertendo meno quell’effetto Stadium che ha caratterizzato l’ultimo decennio: dal 2011, anno dell’inaugurazione, a oggi la Juventus ha vinto nella sua casa il 74% delle partite, se consideriamo soltanto il 2024-25 si scende al 40% e se si prende in esame soltanto la Serie A la percentuale cala inesorabilmente al 25%.

Allo Stadium è sempre sold out

Un tracollo che paradossalmente è in antitesi rispetto alle presenze sugli spalti: in questa stagione allo Stadium la Juventus ha quasi sempre fatto registrare il sold out, sintomo di un ritrovato entusiasmo da parte dei tifosi, desiderosi di ammirare il gioco del nuovo tecnico e la ventata di novità portata avanti da una campagna acquisti estiva sontuosa, conclusa con dieci arrivi, alcuni dei quali veri top player. Ma la rinnovata fidelizzazione non si è tramutata nei risultati sul campo. Per carità, la Juventus non ha ancora perso in questa stagione (e allo Stadium ci ha vinto pure all’esordio in Champions contro il Psv Eindhoven) ma tra la vittoria con il Como e il big match di domani contro la Lazio ci sono state tre sfide, contro Roma, Napoli e Cagliari, tutte concluse con il segno ics: le prime due finite 0-0, la terza 1-1.

Gare che si sono sviluppate in maniera diversa, ma che hanno comunque rallentato la marcia bianconera, attualmente staccata di tre punti in classifica dal Napoli capolista. I gialorossi sono stati abili, allo Stadium, a chiudere tutti gli spazi alla squadra di Thiago Motta, rea di aver commesso qualche errore tecnico di troppo, di ritmi lenti e, soprattutto, di non aver trovato il guizzo in attacco.

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