Juve, le assenze e la Lazio
Stesso discorso contro il Napoli di Conte: se dietro la Juventus alza il muro dei tempi migliori, anche se con altri interpreti, davanti la squadra punge poco e non sfrutta le enormi potenzialità offensive, con Vlahovic sostituito nell’intervallo. Certo, i bianconeri devono ancora trovare gli assetti giusti vista la rivoluzione compiuta in estate e i dettami del nuovo allenatore. Ma è contro il Cagliari che la Juventus perde la chance più ghiotta per tornare al successo: tanto possesso palla che non produce però occasioni da gol, arrivato soltanto su rigore, come il pari cagliaritano, dal dischetto, per un fallo di Douglas Luiz, che si è purtroppo ripetuto dopo Lipsia.
Sull’1-0 la Juventus non ha trovato la strada per chiudere la partita e il Cagliari ha preso coraggio, Motta ci ha messo anche del suo con alcuni cambi sbagliati. Adesso, dopo la sosta, la Juventus riannoda il filo con la Serie A e spera di aver imparato dai suoi errori (oltre a quelli degli arbitri, come il giallo a Conceiçao per una simulazione inesistente): Motta deve fare i conti con le tante assenze (6 tra infortunati e squalificato) e con la sfida di martedì di Champions, quando allo Stadium arriva lo Stoccarda, ma il primo pensiero va alla Lazio, da superare per ritrovare il sorriso allo Stadium con 40 mila tifosi festanti.