La trasferta a Torino e la forza Stoccarda
Si prospetta per voi all’Allianz Stadium una trasferta ardua dopo la sconfitta al Bernabéu e il pari interno contro lo Sparta Praga...
"Sarà cronologicamente la seconda trasferta molto difficile dopo quella di domani in un altro stadio griffato Allianz: l’Arena di Monaco di Baviera, la casa del Bayern. Sfide una dietro l’altra contro due grandi del calcio europeo. Massimo rispetto per entrambe, ma non abbiamo timori. In noi c’è la consapevolezza di potercela giocare alla pari. Sia a Monaco che a Torino".
Eppure gli ultimi risultati dello Stoccarda non sono positivi: anche in Bundesliga al momento siete solo ottavi...
"Sì, ma c’è una spiegazione. Ci stiamo gradualmente abituando a una stagione diversa rispetta all’ultima in cui abbiamo centrato il secondo posto dietro il Bayern Leverkusen e davanti al Bayern Monaco qualificandoci per la Champions League dopo quindici anni. Un’impresa quasi miracolosa. Le pressioni ora sono diverse. L’anno scorso eravamo una sorpresa, un 'underdog' che s’era salvato dalla retrocessione solo nello spareggio con l’Amburgo. Oggi invece tutti gli avversari danno il 110% contro di noi perché siamo tornati nell’élite del calcio, siamo in vetrina. La scorsa stagione il nostro unico impegno importante era il campionato, non c’erano straordinari europei. Quindi maggior freschezza, fisica e mentale. Quest’anno abbiamo come minimo 8 partite in più di Champions da disputare, con avversari di spessore. L’asticella s’è alzata al pari delle aspettative. Dobbiamo somatizzare tutto ciò. E aggiungo: abbiamo perso a Friburgo e pareggiato in casa 3-3 col Magonza, non sarebbe successo la scorsa stagione...".