Juve sorpresa da Pogba: il retroscena sull’intervista e la strategia sul futuro

La reazione e la posizione del club bianconero alle parole che il centrocampista francese ha rilasciato dopo la riduzione della squalifica per doping

Si dice che l’appetito venga mangiando e che vincere aiuti a vincere. E Paul Pogba, dopo aver vinto il ricorso al Tas che gli ha permesso di mangiarsi 30 mesi dei quattro anni di squalifica per doping inflittigli l’anno scorso per aver usato, su consiglio del suo preparatore, un integratore vietato, ora vuole tornare a vincere anche in campo e a mangiare alla tavola del grande calcio. E vorrebbe farlo con la maglia della Juventus. A poco più di una settimana dalla pubblicazione, il 7 ottobre, della sentenza che ha ridotto la sua squalifica a 18 mesi (dei quali 13 già scontati), consentendogli di tornare ad allenarsi con la squadra a gennaio e di tornare a giocare a marzo, il Polpo ha invitato alcuni media a Parigi per raccontare le sue sensazioni e i suoi programmi. Sorprendendo la Juventus come sorprendeva gli avversari con le sue finte, perché il club bianconero né sapeva né aveva autorizzato le interviste.

Le parole di Paul

Un Pogba carico e scalpitante al pensiero di tornare in campo, quello che ha parlato a Parigi, ma anche autocritico sulla vicenda che lo ha coinvolto. «Alla squalifica avevo pensato anche di ritirarmi. Inizi a fare calcoli: quattro anni senza giocare, senza allenarsi in gruppo, quale club mi vorrà? Ho preso un integratore che mi è stato dato da un professionista del mio staff, per me era sicuro. Avrei dovuto fare altri controlli, telefonare. Adesso? Ora penso solo ad allenarmi. Chiaramente l’ho fatto anche per tutto questo tempo: da solo, con i miei preparatori, in piscina... Sono diventato un nuotatore - ha scherzato ai microfoni di Espn - Ma senza i compagni è tutta un’altra cosa. Non vedo l’ora di tornare in gruppo, di toccare il pallone con i compagni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La posizione della Juventus

Non compagni generici, Pogba ha chiaro in mente quelli con cui vuole allenarsi: «Ora sono un giocatore della Juventus, vedremo cosa succederà. Le parti si stanno parlando, io penso solo a lavorare e a fare di tutto per essere pronto ad aggregarmi alla squadra a gennaio. Dove mi vedo? Alla Juve, ora sono un giocatore della Juve». Ancora più perentorio a Gazzetta.it: «Io sono pronto a rinunciare anche a dei soldi per giocare ancora nella Juve. Voglio tornare. Con Motta non ho parlato ma arriverà il momento. Ma a parlare sarà il campo e lui giudicherà per quello che vedrà: io voglio essere il migliore nella Juve e nella Francia, ma dovrò meritarlo».

E dovrà avere l’assenso della Juve (e di Deschamps, possibilista, per quanto riguarda i Bleus). Assenso che oggi non c’è. Nel calcio ancor più che in altri ambiti non bisogna mai dire mai, ma fatta questa premessa vedere Pogba nella Juve nel 2025 è quasi impossibile. Il francese non rientra più nei piani del club e, come lui stesso ha ammesso, gli avvocati stanno trattando una risoluzione concordata del suo contratto che scadrebbe nel 2026. Ma che difficilmente sarà in vigore nel 2025, quando Pogba proverà a rinascere.

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Si dice che l’appetito venga mangiando e che vincere aiuti a vincere. E Paul Pogba, dopo aver vinto il ricorso al Tas che gli ha permesso di mangiarsi 30 mesi dei quattro anni di squalifica per doping inflittigli l’anno scorso per aver usato, su consiglio del suo preparatore, un integratore vietato, ora vuole tornare a vincere anche in campo e a mangiare alla tavola del grande calcio. E vorrebbe farlo con la maglia della Juventus. A poco più di una settimana dalla pubblicazione, il 7 ottobre, della sentenza che ha ridotto la sua squalifica a 18 mesi (dei quali 13 già scontati), consentendogli di tornare ad allenarsi con la squadra a gennaio e di tornare a giocare a marzo, il Polpo ha invitato alcuni media a Parigi per raccontare le sue sensazioni e i suoi programmi. Sorprendendo la Juventus come sorprendeva gli avversari con le sue finte, perché il club bianconero né sapeva né aveva autorizzato le interviste.

Le parole di Paul

Un Pogba carico e scalpitante al pensiero di tornare in campo, quello che ha parlato a Parigi, ma anche autocritico sulla vicenda che lo ha coinvolto. «Alla squalifica avevo pensato anche di ritirarmi. Inizi a fare calcoli: quattro anni senza giocare, senza allenarsi in gruppo, quale club mi vorrà? Ho preso un integratore che mi è stato dato da un professionista del mio staff, per me era sicuro. Avrei dovuto fare altri controlli, telefonare. Adesso? Ora penso solo ad allenarmi. Chiaramente l’ho fatto anche per tutto questo tempo: da solo, con i miei preparatori, in piscina... Sono diventato un nuotatore - ha scherzato ai microfoni di Espn - Ma senza i compagni è tutta un’altra cosa. Non vedo l’ora di tornare in gruppo, di toccare il pallone con i compagni».

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