L'"appuntamento" con la Juve Primavera di Magnanelli in Youth League
Abbiamo parlato di Champions, tra poche settimane anche lei e il Sassuolo affronterete la vostra: il 23 ottobre e il 6 novembre sfiderete i lettoni del Daugavspil nel Percorso Campioni della Youth League, grazie allo Scudetto Primavera vinto l’anno scorso. Sensazioni?
«Da quando è nata la Youth League ho sempre sognato di poterla giocare. Il Sassuolo mi ha regalato questo sogno, ora vogliamo onorare al meglio questa competizione. Ci penseremo a tempo debito, ma non vedo l’ora di giocare quelle due partite. Non ne ho parlato con i ragazzi, ma immagino che per loro sia lo stesso».
Si è dato appuntamento agli ottavi o più avanti con Magnanelli, tecnico della Juve Primavera?
«Magari... Francesco lo conosco da una vita: ero senza contratto e mi allenavo nella Sangiovannese di Sarri, dove giocava Francesco che era molto giovane (stagione 2004-05, ndr). Ma già allora si intravedeva che avrebbe potuto fare qualcosa nel calcio. Poi l’ho ritrovato a Sassuolo come bandiera di questo club, è un ragazzo a posto e competente e mi fa piacere che abbia iniziato bene la stagione. E non vedo l’ora di incontrarlo. L’avversaria dei sogni in Youth League? L’importante è andare avanti, ma giocare contro il Real Madrid...».
A proposito di soddisfazioni: mercoledì la prima doppietta di Vlahovic in Champions; il 24 settembre in Lecce-Sassuolo 0-2 di Coppa Italia il primo gol in prima squadra di Luca D’Andrea, protagonista della sua Primavera 2022-23. Può fare una carriera alla Vlahovic?
«Luca è arrivato al Sassuolo grazie a un colpo di genio del direttore Palmieri. Si è messo subito a disposizione della Primavera e ci ha aiutato a fare molto bene, poi è andato a fare esperienza a Catanzaro, è tornato e dopo un piccolo problema fisico è rientrato alla grande. Sarà utile alla prima squadra perché ha talento e voglia di arrivare. Dove è presto per dirlo: ma lui e ragazzi usciti dal settore giovanile come Russo, Kuni, Miranda possono fare la fortuna propria e del Sassuolo».