Juve, numeri e segreti della difesa d'acciaio: il confronto con il Bayern

La squadra ha mostrato una solidità senza eguali nei maggiori tornei europei: l'analisi dei dati

TORINO - Fuori moda, ma vero: la solidità difensiva resta la base migliore, alla lunga indispensabile, su cui costruire una squadra vincente. E allora merita di essere sottolineato, accanto alle difficoltà mostrate nella fase offensiva, come Thiago Motta sia riuscito già a dotare di fondamenta salde la Juventus che sta costruendo. Che la squadra bianconera in cinque giornate non abbia subito gol è noto, così come che sia l’unica squadra a porta inviolata dei cinque maggiori campionati europei e che un filotto simile non le riuscisse dal 2014-15, primo campionato di Allegri. Due raffronti comunque da ricordare, perché eloquenti nello spiegare come non subire gol nelle prime cinque giornate di un campionato sia un risultato tuttaltro che facile da raggiungere. Risultato che in teoria, dato l’esiguo arco temporale, potrebbe anche avere radici in parte casuali, ma così non è. La solidità difensiva bianconera è apparsa evidente all’occhio ed è confermata dai dati. A partire dagli expected gol concessi agli avversari, ovvero i gol che che una squadra o un giocatore dovrebbero realizzare in base al numero e al tipo dei tiri fatti, a ognuno dei quali è assegnata una probabilità di segnare basata sulle statistiche relative a quel tipo di tiro (posizione, situazione, parte del corpo...).

Juve, i dati che dimostrano la grande solidità difensiva

La Juve non solo è la squadra che ha subito meno gol nei cinque maggiori campionati europei, ma anche quella che ha concesso meno xgol: 2,36 contro i 3,31 del Bayern Monaco, secondo (dati whoscored come i seguenti). Chiaro che la differenza tra i 2,36 xgol concessi e gli zero gol subiti sia figlia sia della bravura dei bianconeri (vedasi Di Gregorio su Politano col Napoli) sia di qualche errore avversario (Grassi a Empoli), ma il dato conferma la fase difensiva bianconera come, finora, la più efficace dell’Europa che conta. Merito sia della capacità di concedere agli avversari poche conclusioni, sia di concederle in condizioni difficili. Solo il Bayern ha subito meno tiri della Juve, 24 contro 33, ma li ha concessi in situazioni molto più favorevoli: la media di xgol per tiro subito dai bavaresi è di 0,14, quella dalla Juve la metà ovvero 0,07. Un dato, quello degli xgol per tiro, in cui la squadra bianconera è di nuovo seconda, preceduta di un soffio solo dal Maiorca con 0,06 xgol per tiro (ma 87 tiri concessi).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il segreto dietro la difesa di ferro della Juve

Una solidità, quella bianconera, niente affatto scontata, anche se pure nella scorsa stagione era stata il punto di forza sia della Juve sia del Bologna di Motta (terza difesa del campionato dopo Inter e proprio Juve). Tuttavia il cambio di modulo, col passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4, e di atteggiamento, dalla scelta di lasciare l’iniziativa agli avversari per poi sfruttare gli spazi concessi a quella di assumerla, l’iniziativa, per provare a crearli, potevano minare quella solidità. Cosa in effetti accaduta in precampionato, con i 7 gol subiti nei test con Norimberga (3), Brest (2) e Atletico (2). Un andamento preoccupante a cui Motta ha saputo porre rimedio, bilanciando bene fasi di pressione, riaggressione e difesa posizionale, quest’ultima spesso 5-4-1 con l’abbassamento di Locatelli o Thuram. Su queste fondamenta ora il tecnico deve costruire molto altro, ma in questo lo aiuterà il fondamentale raggiungimento della piena forma da parte degli “operai specializzati”, alcuni dei quali (in primis Koopmeiners e Gonzalez, allenatisi da soli per quasi tutto agosto) non possono certo averla già raggiunta. Perché "Quando si entra negli ultimi 30 metri - e sono parole di Maurizio Sarri, uno che all’organizzazione dà una certa importanza - ci sono giocatori che fanno la differenza e altri no".

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TORINO - Fuori moda, ma vero: la solidità difensiva resta la base migliore, alla lunga indispensabile, su cui costruire una squadra vincente. E allora merita di essere sottolineato, accanto alle difficoltà mostrate nella fase offensiva, come Thiago Motta sia riuscito già a dotare di fondamenta salde la Juventus che sta costruendo. Che la squadra bianconera in cinque giornate non abbia subito gol è noto, così come che sia l’unica squadra a porta inviolata dei cinque maggiori campionati europei e che un filotto simile non le riuscisse dal 2014-15, primo campionato di Allegri. Due raffronti comunque da ricordare, perché eloquenti nello spiegare come non subire gol nelle prime cinque giornate di un campionato sia un risultato tuttaltro che facile da raggiungere. Risultato che in teoria, dato l’esiguo arco temporale, potrebbe anche avere radici in parte casuali, ma così non è. La solidità difensiva bianconera è apparsa evidente all’occhio ed è confermata dai dati. A partire dagli expected gol concessi agli avversari, ovvero i gol che che una squadra o un giocatore dovrebbero realizzare in base al numero e al tipo dei tiri fatti, a ognuno dei quali è assegnata una probabilità di segnare basata sulle statistiche relative a quel tipo di tiro (posizione, situazione, parte del corpo...).

Juve, i dati che dimostrano la grande solidità difensiva

La Juve non solo è la squadra che ha subito meno gol nei cinque maggiori campionati europei, ma anche quella che ha concesso meno xgol: 2,36 contro i 3,31 del Bayern Monaco, secondo (dati whoscored come i seguenti). Chiaro che la differenza tra i 2,36 xgol concessi e gli zero gol subiti sia figlia sia della bravura dei bianconeri (vedasi Di Gregorio su Politano col Napoli) sia di qualche errore avversario (Grassi a Empoli), ma il dato conferma la fase difensiva bianconera come, finora, la più efficace dell’Europa che conta. Merito sia della capacità di concedere agli avversari poche conclusioni, sia di concederle in condizioni difficili. Solo il Bayern ha subito meno tiri della Juve, 24 contro 33, ma li ha concessi in situazioni molto più favorevoli: la media di xgol per tiro subito dai bavaresi è di 0,14, quella dalla Juve la metà ovvero 0,07. Un dato, quello degli xgol per tiro, in cui la squadra bianconera è di nuovo seconda, preceduta di un soffio solo dal Maiorca con 0,06 xgol per tiro (ma 87 tiri concessi).

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