Perché Douglas Luiz può risolvere i problemi
In realtà la soluzione potrebbe essere particolarmente semplice: dare finalmente spazio a Douglas Luiz che ha proprio nelle proprie corde oltre il concetto dell’assist (l’anno scorso in Premier addirittura 10 come i gol nelle 53 partite disputate con l’Aston Villa) anche quello della giocata sopra le righe: la classica imbucata capace di penetrare le linee di passaggio che, per esempio, il Napoli all’Allianz ha saputo interpretare alla perfezione bloccando di fatto sul nascere ogni tentativo bianconero. Se a inizio stagione il fattore condizione fisica da recuperare, dopo le fatiche di Coppa America, trovava una giustificazione più che mai autorevole, ora non più. La Juve, questa Juve, non può prescindere dalla classe del brasiliano, soprattutto se deve scardinare un guscio allestito con intelligenza tattica sopra la media. Douglas Luiz è stato titolare solo nella gara di Empoli. Prima e dopo minutaggi da “contorno” o poco più (idem in Champions League nel tris rifilato al Psv) e contro il Napoli... minuti zero! Ci si aspetta un utilizzo diverso e non tanto per il fatto che sia costato 51 milioni. Il centrocampista è il prototipo del giocatore che sinora è mancato alla Juventus per accendere la miccia e quindi innescare il reparto d’attacco, Vlahovic in testa ma non solo.