Su Yildiz, Gonzalez e Chiellini
Che ne pensa di Yildiz?
«Un ragazzo che a 19 anni fa già determinate giocate... e non mi riferisco solo al gol, parlo di tutto quello che fa in campo: quando un giocatore si vuol far dare il pallone, quando punta l’uomo con quella determinazione, quando guarda l’avversario negli occhi e non ha paura, e sono convinto che non l’avrebbe neppure contro il Real Madrid... Ecco: parliamo di uno di quei giocatori che hanno qualcosa in più. Dovrà essere bravo a isolare gli elogi e ad affrontare i momenti di difficoltà quando ci saranno, però se a 19 anni fai quello che fa lui sei destinato a diventare un grandissimo».
Oltre al turco ha esordito e segnato in Champions anche Nico Gonzalez: pronto al salto di qualità?
«Dipende da lui, dalla continuità con cui si esprimerà. Alla Juve c’è grandissima concorrenza, per esempio mi è piaciuto tanto Conceiçao, e se sbagli rischi di stare fuori due o tre partite e questo per Gonzalez può essere deleterio. Dovrà anche stare bene fisicamente, a Firenze ha spesso avuto qualche acciacco. Però qualità ne ha tante: se giocherà come in Champions con continuità quel posto potrà essere suo».
L’ultimo acquisto bianconero, come dirigente, è il suo ex compagno Chiellini: cosa porterà?
«Prima di tutto la sua professionalità e il suo lato umano, perché Giorgio è una persona straordinaria. E le sue competenze: oltre ad essere stato un grandissimo campione è plurilaureato. E poi porta la sua juventinità: è una figura che rispecchia il marchio Juve in tutto il mondo. Credo la società non potesse scegliere persona migliore».
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