Cambiaso, le parole dopo la Francia
È stato, suo malgrado, anche protagonista involontario del gol-lampo francese, ma il pallone che aveva alleggerito a Di Lorenzo era perfetto… Ma non si è scomposto: «Abbiamo giocato una gran partita sul piano dell'orgoglio e dell'approccio - ha detto ieri ai microfoni Rai - E si è visto nonostante dopo appena pochi secondi sia arrivato il loro gol e ci fossimo trovati in svantaggio al Parco dei Principi. Ci siamo sentiti tutti più liberi di giocare. Non che prima non lo fossimo, il ct è sempre stato molto disponibile. Ma il cambio di gioco che ha deciso di mettere in atto è stato l'arma vincente». Una comfort zone che permette di esprimersi senza dover pensare all’esecuzione perché in parità vince la ripetizione consolidata e rapida, quando non hai a disposizione il genio individuale: «Giocando con due esterni nel centrocampo a cinque come me e Dimarco avevamo questa possibilità e l'abbiamo sfruttata, loro difendendo a quattro l'hanno sofferta e questo ci ha favoriti. È stata l'arma vincente».
E lui ha saputo innescarla alla perfezione, alimentando la convinzione che il passato sia ormai alle spalle: «Dopo quello che è successo all’Europeo eravamo distrutti e avevamo grande voglia di rivalsa, In questi quattro giorni c'è stato grande entusiasmo, abbiamo dimenticato quanto successo, visto che non possiamo tornare indietro e cancellare tutto, e abbiamo guardato avanti». E se ci sarà da variare il 3-5-2, Spalletti sa di poter contare su Cambiaso, uno che dove lo metti gioca. E bene.
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