Juventus Next Gen, quelli in scia a Mbangula: Anghelè, il primo della lista

Seconda punta molto tecnica, Montero lo porta con sé dalla Primavera. Pedro Felipe in difesa. Seedorf Owusu la sorpresa dell’anno in mediana?

TORINO - Ripartire dallo stesso spirito del 25 maggio, il giorno in cui il sogno della Serie B è sfumato in casa della Carrarese. La Juventus Next Gen si presenta al girone C - novità di questa stagione, visto che per il terzo anno consecutivo i bianconeri si ritrovano avversarie diverse dal campionato precedente - con una veste rinnovata. Innanzitutto in panchina: non c'è più Massimo Brambilla, approdato al Foggia, ma è stato promosso Paolo Montero dall'Under 19. Un chiaro segnale di continuità di un progetto che funziona. Tanto e bene. Per molteplici benefici indotti: innanzitutto perché la Serie C è un ottimo trampolino di lancio per tanti ragazzi che lasciano il vivaio, perché la valorizzazione dei giocatori di proprietà ha portato notevoli risorse economiche da reinvestire sul mercato della prima squadra e infine perché Thiago Motta guarda, osserva e studia ogni singolo talento, immaginando anche sbocchi immediati per la sua Juventus.

Montero punta su Anghelè

Quello di Samuel Mbangula è un esempio che esalta il concetto di utilità della Next Gen e adesso in tanti sperano di ripercorrere le stesse orme. Nell'immediato, non solo e necessariamente con vista sul futuro. Dunque, si riparte domani con Juventus-Audace Cerignola: ore 20.45 al Pozzo-Lamarmora di Biella, la nuova casa dei ragazzi di Montero, che a livello di modulo insisterà sul 3-4-2-1 messo a punto in estate. Il primo obiettivo è lasciarsi alle spalle la prematura eliminazione in Coppa Italia, subita per mano della Giana Erminio. Una gara che ha infastidito il mister, soprattutto per le tante disattenzioni mostrate a Gorgonzola. Ma non c'è più tempo per rimuginare. Anzi, la Next Gen guarda avanti e da domani metterà in mostra i suoi gioielli più preziosi. Fra questi spicca Lorenzo Anghelè. Classe 2005 cresciuto a Recco, il paese ligure della focaccia più famoso per la pallanuoto che per il calcio, in Serie C ha già collezionato 26 presenze, con 3 gol e 2 assist. Brambilla lo ha gestito sapientemente l’anno scorso, pur dosando con cura l’utilizzo, ma adesso Montero che lo ha allevato in Under 19 vuole farlo definitivamente sbocciare. Seconda punta molto tecnica, Anghelé è reduce dalle fatiche di luglio degli Europei Under 19, vissuti da comprimario.

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Stivanello verso la consacrazione

Il ct Bernardo Corradi lo ha impiegato tra le linee, ma la sua zona di maggiore comfort è sicuramente vicino alla porta. Il senso del gol, sviluppato negli anni di vivaio a Vinovo, non gli manca. In questa annata non sarà più un outsider, ma un protagonista. In prima squadra il parco attaccanti non è vastissimo: chissà che il prossimo Mbangula non possa essere proprio Anghelè. Occhi puntati anche su altri elementi. Dietro può diventare l’anno della consacrazione per Riccardo Stivanello, appena riscattato dal Bologna: promosso dopo l’ottimo campionato scorso, è tornato a Torino con l’obiettivo di crescere ancora. Accanto a lui avrà naturalmente spazio Pedro Felipe, prelevato a gennaio dal Palmeiras: in campo si è visto solo da aprile in poi, ma ora che ha iniziato a comprendere il calcio italiano il minutaggio aumenterà. In mezzo al campo, infine, si candida ad essere la sorpresa dell’anno Augusto Seedorf Owusu. Sì, il secondo nome del classe 2005 è sicuramente evocativo. Montero farà affidamento sulle qualità del ragazzo, che corre per due e ha favorevolmente impressionato anche nelle amichevoli. Thiago Motta, nel frattempo, prenderà appunti. Già da domani.

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TORINO - Ripartire dallo stesso spirito del 25 maggio, il giorno in cui il sogno della Serie B è sfumato in casa della Carrarese. La Juventus Next Gen si presenta al girone C - novità di questa stagione, visto che per il terzo anno consecutivo i bianconeri si ritrovano avversarie diverse dal campionato precedente - con una veste rinnovata. Innanzitutto in panchina: non c'è più Massimo Brambilla, approdato al Foggia, ma è stato promosso Paolo Montero dall'Under 19. Un chiaro segnale di continuità di un progetto che funziona. Tanto e bene. Per molteplici benefici indotti: innanzitutto perché la Serie C è un ottimo trampolino di lancio per tanti ragazzi che lasciano il vivaio, perché la valorizzazione dei giocatori di proprietà ha portato notevoli risorse economiche da reinvestire sul mercato della prima squadra e infine perché Thiago Motta guarda, osserva e studia ogni singolo talento, immaginando anche sbocchi immediati per la sua Juventus.

Montero punta su Anghelè

Quello di Samuel Mbangula è un esempio che esalta il concetto di utilità della Next Gen e adesso in tanti sperano di ripercorrere le stesse orme. Nell'immediato, non solo e necessariamente con vista sul futuro. Dunque, si riparte domani con Juventus-Audace Cerignola: ore 20.45 al Pozzo-Lamarmora di Biella, la nuova casa dei ragazzi di Montero, che a livello di modulo insisterà sul 3-4-2-1 messo a punto in estate. Il primo obiettivo è lasciarsi alle spalle la prematura eliminazione in Coppa Italia, subita per mano della Giana Erminio. Una gara che ha infastidito il mister, soprattutto per le tante disattenzioni mostrate a Gorgonzola. Ma non c'è più tempo per rimuginare. Anzi, la Next Gen guarda avanti e da domani metterà in mostra i suoi gioielli più preziosi. Fra questi spicca Lorenzo Anghelè. Classe 2005 cresciuto a Recco, il paese ligure della focaccia più famoso per la pallanuoto che per il calcio, in Serie C ha già collezionato 26 presenze, con 3 gol e 2 assist. Brambilla lo ha gestito sapientemente l’anno scorso, pur dosando con cura l’utilizzo, ma adesso Montero che lo ha allevato in Under 19 vuole farlo definitivamente sbocciare. Seconda punta molto tecnica, Anghelé è reduce dalle fatiche di luglio degli Europei Under 19, vissuti da comprimario.

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