Chiesa sul mercato, fino al 30 agosto niente Juve. E se non sarà addio?

Dai contatti con la Roma alle voci sull’Inter, per ora tutte le trattative sono in stand-by

Se un astronauta fosse atterrato ieri dopo due mesi nello spazio, senza aver ricevuto notizie calcistiche, aprendo le pagine Instagram di Federico Chiesa e della Juventus avrebbe probabilmente pensato che mentre lui era tra le stelle l’attaccante e la società bianconera avevano rinnovato il contratto. Come altrimenti interpretare - da parte, ripetiamo, di uno a digiuno di notizie da due mesi - la foto postata da Chiesa al mattino, lui che esulta con la maglia della Juve, corredata dai colori bianconeri (e dal like di Vlahovic), e poi il video sull’account del club, con Chiesa che entra in campo per allenarsi assieme i compagni? (Peraltro risultando secondo alle spalle di Weah nel sondaggio proposto ai giocatori sul più veloce della rosa).

Chiesa fuori dal progetto

Al nostro astronauta sarebbero però bastati cinque minuti per rendersi conto che negli ultimi due mesi non è accaduto affatto ciò che aveva pensato. Anzi. E a quel punto si sarebbe probabilmente chiesto perplesso cosa stia succedendo: cosa che ha fatto e sta facendo anche gran parte dei tifosi che la vicenda l’hanno seguita giorno per giorno. Il post di Chiesa non è in realtà troppo sorprendente: ha sempre sostenuto di voler rimanere. Esplicitamente, dopo la finale di Coppa Italia - «Del contratto parleremo, io voglio restare in questa grande società, voglio riportare la Juve dove merita» -, o implicitamente, come nel post di ieri o in quello del 1° agosto: lui in allenamento, la didascalia “Concentrato” e i colori bianconeri. Volontà che però non è bastata nei mesi scorsi a fargli trovare un’intesa con la società sul ritocco all’ingaggio che avrebbe voluto per rinnovare. Anche perché a un certo punto il fattore economico è stato messo in secondo piano dalla presa di posizione di Thiago Motta, che ha spiegato a Giuntoli di non ritenere Chiesa ideale per il proprio gioco: a quel punto anche il vecchio ingaggio da 5 milioni più bonus (comunque tra i più alti della rosa) è diventato eccessivo e, unitamente alla scadenza del contratto in arrivo, ha spinto il giocatore sul mercato. E fuori dal progetto.

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Chiesa, parla Thiago Motta

Un’estraneità ribadita dalla mancata convocazione per l’amichevole del 3 agosto con il Brest (e per quella di martedì con la Next Gen). Scelta certo non sconvolgente, ma neppure scontata visto che Chiesa al rientro della squadra dalla Germania si era aggregato in tutto e per tutto al gruppo, contrariamente agli altri calciatori fuori dal progetto. Ai fatti, si erano poi aggiunte le parole di Thiago Motta dopo la partita: «È rimasto a Torino per una situazione di mercato, come gli altri. Siamo stati chiari con ognuno di loro. La società sta cercando delle soluzioni e devono farlo anche loro, nel più breve tempo possibile per il bene loro, della squadra, di tutti. Sono decisioni prese» . Parole così nette da far pensare a una successiva esclusione di Chiesa anche dagli allenamenti, smentita invece dal video di ieri, che rimarca comunque una differenza tra lui e gli altri fuori dal progetto.

Chiesa, quale futuro?

Né questa differenza né le dichiarazioni di juventinità di Chiesa, che potrebbero essere un tentativo di riavvicinamento, sembrano però poter cambiare il presente: è sul mercato (finora però oggetto di voci, dall’interesse dell’Inter a quello del Milan, ma non di trattativa, salvo un contatto con la Roma) e fuori dal progetto, dunque dalle amichevoli e soprattutto dalle prime due sfide di campionato, con Como e Verona. Meno certezze su cosa accadrà dopo la chiusura del mercato del 30 agosto (dunque pure in Juve-Roma del 1° settembre), se Chiesa dovesse essere ancora della Juventus. In questo senso la sua presenza in gruppo in allenamento potrebbe forse essere propedeutica a un eventuale pragamatico ritorno in squadra, visto che a quel punto la Juventus almeno fino a gennaio dovrà sia pagarlo sia mettere a bilancio l’ammortamento. Ma al 30 agosto mancano 23 giorni: brevissimi per chi è o sarà in vacanza, lunghissimi per il calciomercato.

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Se un astronauta fosse atterrato ieri dopo due mesi nello spazio, senza aver ricevuto notizie calcistiche, aprendo le pagine Instagram di Federico Chiesa e della Juventus avrebbe probabilmente pensato che mentre lui era tra le stelle l’attaccante e la società bianconera avevano rinnovato il contratto. Come altrimenti interpretare - da parte, ripetiamo, di uno a digiuno di notizie da due mesi - la foto postata da Chiesa al mattino, lui che esulta con la maglia della Juve, corredata dai colori bianconeri (e dal like di Vlahovic), e poi il video sull’account del club, con Chiesa che entra in campo per allenarsi assieme i compagni? (Peraltro risultando secondo alle spalle di Weah nel sondaggio proposto ai giocatori sul più veloce della rosa).

Chiesa fuori dal progetto

Al nostro astronauta sarebbero però bastati cinque minuti per rendersi conto che negli ultimi due mesi non è accaduto affatto ciò che aveva pensato. Anzi. E a quel punto si sarebbe probabilmente chiesto perplesso cosa stia succedendo: cosa che ha fatto e sta facendo anche gran parte dei tifosi che la vicenda l’hanno seguita giorno per giorno. Il post di Chiesa non è in realtà troppo sorprendente: ha sempre sostenuto di voler rimanere. Esplicitamente, dopo la finale di Coppa Italia - «Del contratto parleremo, io voglio restare in questa grande società, voglio riportare la Juve dove merita» -, o implicitamente, come nel post di ieri o in quello del 1° agosto: lui in allenamento, la didascalia “Concentrato” e i colori bianconeri. Volontà che però non è bastata nei mesi scorsi a fargli trovare un’intesa con la società sul ritocco all’ingaggio che avrebbe voluto per rinnovare. Anche perché a un certo punto il fattore economico è stato messo in secondo piano dalla presa di posizione di Thiago Motta, che ha spiegato a Giuntoli di non ritenere Chiesa ideale per il proprio gioco: a quel punto anche il vecchio ingaggio da 5 milioni più bonus (comunque tra i più alti della rosa) è diventato eccessivo e, unitamente alla scadenza del contratto in arrivo, ha spinto il giocatore sul mercato. E fuori dal progetto.

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