Il post Szczesny, la risposta a Buffon e l'idolo
"Come sarà prendere il posto di Szczesny? Già venire alla Juve deve darti consapevolezza. Si sa che le pressioni ci saranno" - ha spiegato Di Gregorio. Sull'elogio di Buffon, che aveva speso parole al miele per lui: "Non ci ho parlato, ma ho sentito le sue parole, mi rendono orgoglioso. Poi dette da lui che è stato il più grande della storia...". L'ex Monza ha poi raccontato come ha vissuto la premiazione come miglior portiere della Serie A allo Stadium all'ultima giornata contro la Juve: "E' stata una cosa bellissima e neanche me lo aspettavo e sono stato felice per l'ovazione. Idolo? Crescendo con il Mondiale del 2006 dico Buffon, poi Handanovic per il suo stile".
Il valore della Juve, gli obiettivi e il paragone con i big
Sulle differenze dal Monza alla Juve: "Le aspettative sono la cosa che rende bello il nostro mestiere, cercando di spingerci e farci trovare pronti. Sicuramente vengo da una realtà diversa, ma anche lì c'erano pressioni. Mi ricordo perfettamente quello che ho vissuto il giorno dell'esordio in A. Ho fatto degli step e ora sto lavorando a livello mentale per dare sempre il meglio. Se la maglia della Juve pesa? Sì, perché c'è storia e ambizioni e dai giocatori bianconeri ci si aspetta sempre tanto ed è giusto così. Sul gruppo: "Non ne avevo mai trovato uno così, mi sono subito sentito a mio agio". Sul ritiro in Germania: "Ci è servito per poter stare insieme e conoscerci anche fuori dal campo. Credo sia stata una bella settimana in una grande struttura". Poi ha concluso: "Quanto mi sento distante dai top come Donnarumma e Courtois? Credo che la prova del nove sia sempre il campo, poi tireremo le somme. Se abbiamo parlato di obiettivi? No nel dettaglio, ma dobbiamo pensare sempre a fare il massimo".