Messa da parte la delusione per l’Europeo, Nicolò Fagioli ha riacceso il motore per una stagione finalmente di normalità, dopo la lunga squalifica che di fatto lo ha tolto di scena l’anno scorso, eliminando una pedina che sarebbe stata fondamentale nelle rotazioni di Allegri. Guardarsi indietro però è inutile ed è in Germania, nel campus griffato Adidas di Herzogenaurach, che l’azzurro riparte di slancio per riprendersi del tutto ciò che aveva dovuto lasciare e per costruire un rapporto forte con Thiago Motta. I segnali che arrivano dal ritiro tedesco sono incoraggianti, perché l’allenatore italo-brasiliano cerca spesso il dialogo e il confronto con Fagioli, non solo tecnico-tattico. Motta ne apprezza le qualità calcistiche e sta scoprendo quelle umane di un ragazzo che sarà al centro del progetto.
La duttilità di Fagioli
Già, ma con qual ruolo in campo? Lo si scoprirà meglio nell’amichevole tra Norimberga e Juventus di venerdì alle ore 17, ma anche dai primi allenamenti è possibile farsi un’idea della versatilità di Fagioli all’interno delle idee fluide di calcio proposte da Thiago. I bianconeri potranno indossare più abiti sartoriali, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 però pure al 4-3-2-1, come anticipato nelle scorse settimane. E nei due dietro al centravanti, in attesa della rosa al completo (Yildiz rientrerà direttamente a Torino la prossima settimana) e di notizie dal mercato (Koopmeiners resta il grande obiettivo), Fagioli può sfruttare la capacità di dare del tu al pallone e l’abilità nel dettare tempi e modi dell’ultimo passaggio. Si potrà alternare in quel ruolo con Fabio Miretti, dato tra i più brillanti in questi primi giorni di ritiro. In più Fagioli può anche arretrare per svolgere i compiti da metronomo nel 4-3-3 o da mediano nella linea a due del 4-2-3-1.