Motta chiama tutti sul ring
Sempre più duelli e, di conseguenza, sempre più importanti. E, al di là delle caratteristiche tecniche, fisiche e temperamentali individuali, i duelli sono una fase di gioco come qualsiasi altra: per farla bene, va allenata. E Thiago Motta, che domani pomeriggio sarà ufficialmente presentato nella sala stampa dell’Allianz Stadium, ha già cominciato ad allenare al duello i bianconeri: con tanto di quadrati ristretti e delimitati a fare da “ring”. Sfide strettamente fisiche, con i giocatori impegnati spalla contro spalla a cercare di spingersi reciprocamente fuori dallo spazio limitato dai conetti colorati, oppure nel tentativo di strapparsi con le mani un pallone afferrato contemporaneamente. E duelli che ricalcano quelli che avranno luogo in campo, ovvero con il pallone da contendersi con i piedi, in un quadrato delimitato dal nastro colorato: e dunque lottando con il fisico, ma al tempo stesso mantenendo la palla sotto controllo e cercando di eludere gli interventi dell’avversario con la tecnica e con la rapidità.
"Work with a smile"
Duelli che sono stati apprezzati dagli stessi giocatori bianconeri - d’altra parte, soprattutto nella versione palla al piede, non sono altro che la riproposizione del nucleo del calcio come divertimento -. Giocatori che di quelle sfide hanno postato le immagini sui social - “Work with a smile”, “Lavorare col sorriso”, ha scritto l’attaccante della Next Gen Emanuele Pecorino in calce alla lotta spalla a spalla con Manuel Locatelli, che ha condiviso la story -, prendendosi anche in giro: “Matias Soulé possiamo stare fino a domani” ha scritto il centravanti Next Gen Leonardo Cerri postando una story in cui difende palla dall’argentino, che ha replicato condividendo e aggiungendo “Comunque vale anche al contrario”. Il tutto condito dagli emoticon delle risate, di cui comunque non c’era traccia nel momento in cui c’era da lottare per la palla. E men che meno ce ne sarà quando la lotta varrà tre punti.