Motta, il segreto dietro le quinte. La strategia Juve e la sorpresa Adzic

Allenamenti tosti e dialogo aperto non soltanto con i giocatori: dentro il lavoro del nuovo tecnico bianconero

Thiago Motta sta respirando a pieni polmoni l’aria della Continassa: in attesa di prendere confidenza con il centro di Torino, il tecnico italo-brasiliano sta vivendo i primi giorni da allenatore della Juventus tra i campi di allenamento e il J Hotel. Giornate intense di lavoro, ma sempre con il sorriso: questa propensione al buonumore è stata notata da tutti nell’universo bianconero, da John Elkann in giù. E si riflette anche sullo staff che accompagna l’allenatore ormai da tempo e l’ha seguito pure a Torino: una struttura tecnica da sport americani, con tanti assistenti e una cura maniacale di ogni aspetto, tecnico e psicologico.

Motta, già grande intensità

Sono solo i primi giorni e la squadra arriverà alla spicciolata, però il marchio di fabbrica di Motta è già impresso su quest’alba di nuova Juve. E sarà anche vero che il discorso vale un po’ per tutti quando si comincia con la preparazione atletica, ma la stanchezza sul volto dei giocatori al termine degli allenamenti di Motta è un chiaro indicatore dell’elevato livello di intensità di queste prime giornate, in attesa di trasferirsi tra una settimana esatta nel ritiro tedesco di Herzogenaurach, nel quartier generale dell’Adidas. Dopo la visita di giovedì di John Elkann e della dirigenza bianconera praticamente al completo, con il presidente Ferrero e l’ad Scanavino in testa, ieri per Thiago Motta è stato il momento della gradita visita dei ragazzi della Juventus Summer Camp Masterclass: il pieno di sorrisi e pacche sulle spalle, prima di cominciare una nuova seduta di allenamento mattutina con il piede sull’acceleratore.

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La presenza di Motta si è fatta sentire

In questi giorni alla Continassa la presenza di Motta si è fatta sentire, eccome, ma la voce che riecheggia maggiormente è quella del preparatore atletico Simon Colinet, uno dei segreti dietro le quinte della scalata del tecnico italo-brasiliano. Le immagini che arrivano via social dalla Juventus aiutano a comprendere, anche solo dai primi scatti, quale sia la strategia di Motta: ogni calciatore è sotto osservazione e ogni giocata è esaminata nel dettaglio. Ha fatto il giro del web in fretta il breve video con Thiago che ronza attorno al giovane Huijsen in una sorta di “marcatura” stretta: segnale di massima attenzione dell’allenatore, ai giovani e non solo. E un ragazzo che sta ben impressionando nei primissimi allenamenti, a giudicare da quanto trapela dalla Continassa, è il montenegrino Adzic: avrà bisogno di tempo per assimilare i concetti di calcio di Motta, ma l’atteggiamento sembra essere quello giusto. Un principio cardine della metodologia del nuovo tecnico bianconero è lo stesso che stava alla base del percorso a Bologna: il dialogo. Diretto, senza fronzoli, con tutti: i giocatori in primis, però anche tutti gli altri elementi che ruotano attorno, senza esclusioni.

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Thiago Motta sta respirando a pieni polmoni l’aria della Continassa: in attesa di prendere confidenza con il centro di Torino, il tecnico italo-brasiliano sta vivendo i primi giorni da allenatore della Juventus tra i campi di allenamento e il J Hotel. Giornate intense di lavoro, ma sempre con il sorriso: questa propensione al buonumore è stata notata da tutti nell’universo bianconero, da John Elkann in giù. E si riflette anche sullo staff che accompagna l’allenatore ormai da tempo e l’ha seguito pure a Torino: una struttura tecnica da sport americani, con tanti assistenti e una cura maniacale di ogni aspetto, tecnico e psicologico.

Motta, già grande intensità

Sono solo i primi giorni e la squadra arriverà alla spicciolata, però il marchio di fabbrica di Motta è già impresso su quest’alba di nuova Juve. E sarà anche vero che il discorso vale un po’ per tutti quando si comincia con la preparazione atletica, ma la stanchezza sul volto dei giocatori al termine degli allenamenti di Motta è un chiaro indicatore dell’elevato livello di intensità di queste prime giornate, in attesa di trasferirsi tra una settimana esatta nel ritiro tedesco di Herzogenaurach, nel quartier generale dell’Adidas. Dopo la visita di giovedì di John Elkann e della dirigenza bianconera praticamente al completo, con il presidente Ferrero e l’ad Scanavino in testa, ieri per Thiago Motta è stato il momento della gradita visita dei ragazzi della Juventus Summer Camp Masterclass: il pieno di sorrisi e pacche sulle spalle, prima di cominciare una nuova seduta di allenamento mattutina con il piede sull’acceleratore.

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